Beni culturali: Ferrandelli (Pd), siamo la vergogna d'Italia Staccare la spina a Crocetta e liberarsi della zavorra-statuto speciale

Palermo, 19 novembre 2015 - "Crocetta e la sua sgangherata maggioranza stanno trasformando la Sicilia nella vergogna d'Italia e non per le poltrone da occupare. Perché c'è qualcosa di più grave dei quattro rimpasti e dei 50 assessori in tre anni: c'è il fatto che, mentre il presidente della Regione accompagnato dai big del Pd siciliano si presenta a Roma con il cappello in mano per chiedere soldi e rimediare a una gestione delle finanze regionali disastrosa, contemporaneamente qui, lo stesso presidente e la stessa maggioranza di governo da un anno chiudono la porta a un imprenditore che vuole donare una somma di denaro per valorizzare uno dei tanti tesori siciliani, il parco archeologico di Selinunte". Lo dice Fabrizio Ferrandelli, ex deputato regionale del Pd all'Ars, dimessosi a luglio in polemica in Crocetta e il Pd siciliano, commentando l'articolo pubblicato oggi dal Corriere della Sera.

"A gennaio 2014 - aggiunge - presentai un disegno di legge per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale siciliano, prevedendo un nuovo rapporto di collaborazione tra pubblico e privato. Come tutte le iniziative legislative che potrebbero dare respiro alla Sicilia giace ancora all'Ars. Troppo impegnati a salvaguardare le loro poltrone sino alla fine sono questi qua. Della Sicilia, del suo futuro, della sua bellezza, della sua credibilità in Italia e nel Mondo, non gliene può fregar di meno".



"Staccare la spina a questo governo regionale - conclude Ferrandelli - e liberarsi della zavorra dello Statuto speciale è ormai l'unica speranza per riportare la Sicilia in Italia e in Europa".

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