Palermo 24 novembre 2015 – Coime, i sindacati bussano alla porta del sindaco per sollecitare l’adeguamento delle buste paga dei 980 lavoratori edili, che rischia di arrivare in ritardo e di deludere le attese dei lavoratori. Gli aumenti, secondo gli accordi sottoscritti tra Feneal, Filca e Fillea e l’amministrazione comunale, sarebbero dovuti scattare da questo mese di novembre. “Chiediamo al sindaco di farsi garante degli impegni presi. Chiediamo con lui un incontro urgente per avere certezza sui tempi di pagamento – dicono i segretari provinciali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Angelo Gallo, Dino Cirivello e Francesco Piastra che esprimono il loro disappunto per il mancato rispetto dell’accordo - Nell’ultima riunione avuta due giorni fa con il vicesindaco Arcuri è stato chiesto altro tempo per le verifiche. Ma il 22 ottobre scorso era stata già sciolta ogni riserva: in quella data l’amministrazione comunale, nell’incontro avuto con il vice sindaco e con il dirigente comunale Basile, aveva riconosciuto la piena legittimità della richiesta del sindacato. L’adeguamento retributivo a partire dal 1° agosto doveva partire con la busta paga di novembre”.
La richiesta dell’aumento contrattuale era stata avanzata da Feneal, Filca e Fillea alla luce della sentenza della Corte Costituzionale, che ha annullato il blocco della contrattazione nazionale aziendale del pubblico impiego. Già il 2 ottobre, all’avvio della discussione sulla piattaforma rivendicativa di contratto aziendale presentato dai sindacati degli edili, l’amministrazione, si era riservata di acquisire i pareri sulla sussistenza giuridica della richiesta. Ma la pratica è stata messa in stand by. Il mancato chiarimento di due giorni fa, scrivono i sindacati nella lettera al sindaco, “ha causato tensioni fra i lavoratori, che avevano dato per acquisito il diritto ad avere liquidate le spettanze, e danno all’immagine del sindacato, a causa del venir meno da parte dell’amministrazione comunale di un affidamento negoziale”. I lavoratori del Coime saranno agganciati alle dinamiche retributive previste dai prossimi rinnovi contrattuali dell’edilizia, sia nazionale che territoriale.
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