Palermo, 10 dic- “Nella situazione data non possiamo che sperare che il ‘contributo’ dello Stato alla Regione arrivi quanto prima. Detto questo la situazione resta grottesca e assurda la posizione della Sicilia, mi chiedo infatti cosa si aspetti a risolvere l’annosa questione tributaria , con la revisione dei patti Stato- Regione, fermi al 1965, la vera soluzione strutturale al problema finanziario della regione”: lo ha detto Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia, aprendo il direttivo regionale del sindacato. “Il tema- ha osservato Pagliaro- resta sempre quello dell’applicazione dello Statuto. Noi chiediamo – sottolinea il segretario della Cgil- lo stesso trattamento delle altre regioni a Statuto speciale, cioè il ritorno alla regione dei 7/10 dell’Irpef e dell’Iva e dei 5/10 delle accise riscosse nell’isola. Per la Sicilia- osserva Pagliaro- ci sarebbero 4,3 miliardi in più che consentirebbero, con la volontà politica, di fare quadrare il bilancio e fare le riforme”. Pagliaro rileva “un qualcosa di paradossale nella trattativa in corso con Roma. E’ necessario pensare all’emergenza, ma anche cercare di costruire, per evitare di trovarsi sempre nelle stesse situazioni”. Scettico il segretario della Cgil anche al riguardo delle soluzioni prospettate per i precari, che domani scenderanno in piazza a Palermo per una manifestazione regionale unitaria con al centro la richiesta delle stabilizzazioni. “Le proroghe, peraltro presentate mentre non è certa ancora la copertura finanziaria- dice Pagliaro- ci lasciano del tutto scettici: ora è tempo di soluzioni definitive”. E per queste Pagliaro invoca un’assunzione di responsabilità da parte dello Stato, della Regione ma anche degli Enti locali che impiegano questi lavoratori in settori cruciali nei quali sono ormai indispensabili e che quindi non possono esimersi dal dare il loro contributo nella soluzione di questo problema”.
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