“Accolgo prontamente il grido d’allarme, e la richiesta di intervento rivolta agli europarlamentari, degli imprenditori di Confagricoltura giovani del Sud Italia allarmati dalla proposta della Commissione Europea di ampliare le quote d’import dell’olio di oliva tunisino in regime di esenzione fiscale.
Già a settembre di quest’anno avevo presentato un’interrogazione urgente alla Commissione europea richiedendo la revisione di questa proposta di legge altamente lesiva per gli agricoltori italiani.”.
Lo dichiara l’on. Salvo Pogliese, parlamentare europeo di FI-PPE, rispondendo alla richiesta di intervento alla deputazione europea italiana lanciato da Confagricoltura giovani.
“Comprendo le motivazioni solidaristiche, e sono vicino al popolo tunisino duramente colpito dal terrorismo – spiega Pogliese – ma per aiutare la Tunisia non si può decidere di assestare un colpo mortale ai produttori agricoli europei e soprattutto italiani.”.
L’interrogazione parlamentare a firma di Pogliese, presentata a settembre 2015, è stata sottoscritta anche dai colleghi del PPE Elisabetta Gardini, Salvatore Cicu, Alberto Cirio, Lara Comi, Fulvio Martusciello, Barbara Matera, Stefano Maullu, Alessandra Mussolini, Aldo Patriciello, dall’europarlamentare dell’ECR Remo Sernagiotto, e da Antonio Tajani vicepresidente vicario del Parlamento europeo.
“La volontà di sostenere l’economia in Tunisia e di crearvi nuovi posti di lavoro non può andare a discapito del comparto oleario europeo e soprattutto italiano, i cui olii sono un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale, già duramente colpito dalla crisi economica e dai danni della Xylella. Mi auguro che tutta la delegazione italiana in Europa sia compatta nel contrastare la proposta della Commissione – conclude Pogliese – ma è paradossale che, a proporre di ampliare le quote d’import dell’olio di oliva tunisino, sia stata l’italianissima Federica Mogherini non curante degli effetti disastrosi per l’Italia di questa iniziativa.”.
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