Si è svolta questa mattina, a Palazzo delle Aquile, una cerimonia in ricordo di Emanuele Notarbartolo.
Ex sindaco di Palermo, prima 'vittima eccellente' della mafia, fu ucciso il 1° febbraio 1893.
Insieme al sindaco Leoluca Orlando, alla commemorazione erano presenti, tra gli altri, i discendenti di Notarbartolo e Salvatore Rini, primo cittadino di Sciara, paese di origine di Notarbartolo.
'Emanuele Notarbartolo - ha dichiarato Orlando - nelle posizioni rilevanti che ricoprì come sindaco della città di Palermo e direttore generale del Banco di Sicilia, fece della legalità una ragione di impegno molto forte, schierandosi contro quei potentati economici e aristocratici del suo tempo, pur appartenendo lui stesso ad un'antica famiglia aristocratica. Fra i tanti che sono caduti lungo il cammino di liberazione della nostra terra dalla violenza politica e mafiosa, ricordiamo questo delitto con una vena di amarezza in più. Il mandante del terribile omicidio, infatti, non venne condannato per una sentenza di Cassazione che annullò le precedenti sentenze di condanna dei giudici di merito'.
'D'altro canto, però, - ha continuato Orlando - non possiamo dimenticare che questa celebrazione cade proprio nei primi giorni del mese di febbraio, quando ricorre l'inizio di quel maxi processo che ha portato alla condanna definitiva di tanti criminali mafiosi e ci dà il conforto che la giustizia, qualche volta, riesce a colpire fino in fondo i mandanti di terribili delitti'.
Nel corso della cerimonia, infine, il sindaco Orlando ha deposto una corona di alloro davanti al busto commemorativo di Notarbartolo che si trova nella Sala Gialla.
Ex sindaco di Palermo, prima 'vittima eccellente' della mafia, fu ucciso il 1° febbraio 1893.
Insieme al sindaco Leoluca Orlando, alla commemorazione erano presenti, tra gli altri, i discendenti di Notarbartolo e Salvatore Rini, primo cittadino di Sciara, paese di origine di Notarbartolo.
'Emanuele Notarbartolo - ha dichiarato Orlando - nelle posizioni rilevanti che ricoprì come sindaco della città di Palermo e direttore generale del Banco di Sicilia, fece della legalità una ragione di impegno molto forte, schierandosi contro quei potentati economici e aristocratici del suo tempo, pur appartenendo lui stesso ad un'antica famiglia aristocratica. Fra i tanti che sono caduti lungo il cammino di liberazione della nostra terra dalla violenza politica e mafiosa, ricordiamo questo delitto con una vena di amarezza in più. Il mandante del terribile omicidio, infatti, non venne condannato per una sentenza di Cassazione che annullò le precedenti sentenze di condanna dei giudici di merito'.
'D'altro canto, però, - ha continuato Orlando - non possiamo dimenticare che questa celebrazione cade proprio nei primi giorni del mese di febbraio, quando ricorre l'inizio di quel maxi processo che ha portato alla condanna definitiva di tanti criminali mafiosi e ci dà il conforto che la giustizia, qualche volta, riesce a colpire fino in fondo i mandanti di terribili delitti'.
Nel corso della cerimonia, infine, il sindaco Orlando ha deposto una corona di alloro davanti al busto commemorativo di Notarbartolo che si trova nella Sala Gialla.
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