“Apprendo – afferma Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia - da una nota ricevuta oggi, che l’assessore Catania, dopo più di 2 mesi dalla richiesta di indire un referendum popolare sulle ZTL a Palermo, ha finalmente chiesto agli uffici competenti di elaborare i regolamenti attuativi in tema di partecipazione. Lo Statuto del Comune infatti all’articolo 12 (strumenti di partecipazione), prevede espressamente la partecipazione dei cittadini al governo locale e sulla carta ne garantisce il confronto con gli organi comunali.
Il problema è che, pur essendo trascorsi più di 25 anni dalla nascita dello Statuto in questione, di fatto partecipazione e confronto per il nostro primo cittadino Orlando (sindaco di Palermo per ben 5 volte) sono purtroppo rimasti solo pura teoria. Ma se Orlando - continua Figuccia - non può nascondere le proprie responsabilità in merito, vista la sua lunghissima storia di sindaco, tanto meglio non va neanche per il suo fido scudiero, Giusto Catania, il quale dall’inizio della sua nomina, nel 2012, è stato capace soltanto di istituire consulte di dubbia utilità, dimenticando invece di occuparsi di tutti gli altri strumenti di partecipazione previsti dallo Statuto, fra cui il più importante, ossia il referendum.
Fra le consulte istituite, di particolare interesse quella delle culture, per la partecipazione politica dei cittadini stranieri. Appare dunque evidente come questa amministrazione stia mettendo in atto una vera e propria discriminazione ai danni dei palermitani, ai quali, a differenza che agli stranieri, non viene garantita alcuna possibilità di partecipazione. Ci troviamo di fronte - conclude Figuccia - ad un vero e proprio paradosso, per cui chi da straniero, lavora in Italia e reinveste capitali nel paese d’origine, come spesso accade ai tanti migranti che inviano denaro ai familiari lontani, viene garantito più di chi lavora, paga le tasse e lotta ogni giorno per andare avanti”.
Nessun commento:
Posta un commento