Ex Province e legge elettorale, M5S: L'Ars prepara due nuovi colpi bassi. In aula due norme per soddisfare gli appetiti dei partiti e contro il Movimento”

Il gruppo parlamentare 5stelle critico con il calendario dei prossimi lavori”. La legge sui Consorzi dei Comuni andava difesa di fronte alla Consulta, sull'altra non si può mettere mani a ridosso dell'appuntamento con le urne.
Ex Province e legge elettorale, M5S: L'Ars prepara due nuovi colpi bassi. In aula due norme per soddisfare gli appetiti dei partiti e contro il Movimento”
“Ex Province e legge elettorale, l'Ars prepara altri due colpi bassi” . Il gruppo parlamentare del M5S all'Ars è polemico con il calendario dei lavori in programma a sala d'Ercole, “figlio” di interessi e di appetiti politici sul fronte delle ex Province e della voglia di sbarrare la strada al Movimento 5 stelle per quanto riguarda la legge elettorale.
“E' assurdo – commentano i deputati - che si pretenda di cambiare le regole del gioco a ridosso della tornata elettorale in parecchi Comuni. La verità è che vogliono trovare il modo migliore per sbarrare la strada al Movimento 5 stelle, che evidentemente fa enorme paura a tutti. Sappiano, comunque, i partiti che non c'è legge elettorale che tenga di fronte alle continue prove di incapacità dimostrata dal governo e di inconsistenza dalle opposizioni e al continuo trasformismo politico. I cittadini saranno determinatissimi nel rispondere a eventuali trappole elettorali”.
Sulla legge elettorale il M5S si esprimerà conto il cosiddetto effetto trascinamento e sosterrà l'importanza della doppia scheda per la preferenza di genere “per evitare la possibile tracciabilità del voto".
Anche la legge sulle ex Province non doveva andare in aula secondo il M5S, ma doveva essere oggetto di ricorso dinanzi alla Corte costituzionale contro l'impugnativa statale.
“Se il Pd vuole continuare a farsi comandare da Roma – affermano i deputati – faccia pure, noi non ci stiamo. La legge va difesa davanti alla Consulta, solo così avrebbe validità e consentirebbe di riportare serenità fra i dipendenti delle ex Province. La verità è che con la scusa di correggere le norme oggetto di impugnativa si riapriranno appetiti che faranno saltare tutto. Tra questi appetiti quello sul sindaco della città metropolitana”.

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