Palermo – Il “Sale” come sapienza. Il “Sale” come pazienza e scienza di vivere. “Cu havi chiù sali conza ‘a minestra” recita un antico proverbio siciliano, e il sale è l’elemento che meglio descrive la cultura, la sapidità e la civiltà di una terra così ricca e così povera, come è la Sicilia. C’è il sale fino, etereo, impalpabile, sapienziale, spirituale, fatto di luce e di aria, e c’è quello grosso, terrestre, materico, fatto di pietra e terra, impegno sociale e rabbia. C’è una Sicilia piccante, frizzante, abbagliante, ed una Sicilia di vigile attesa, prudente, restia. “Sale. Puro cloruro di suono” è il titolo del nuovo disco di Carlo Muratori, in uscita nazionale a giorni. Dopo il concerto di anteprima a Noto e alcune presentazioni nel Sud Est della Sicilia, il noto cantautore siciliano presenta il disco al pubblico di Palermo con un doppio appuntamento in programma venerdì 18 marzo. La prima presentazione del cd/book è in programma alle 18,30 al Museo internazionale delle marionette, ad ingresso libero, mentre il secondo momento fa parte del live tour e vedrà il concerto di Muratori all’interno della suggestiva cornice di Prio, in piazza Politeama (ingresso a pagamento). Una scelta, quella del titolo dell’album, tanto semplice quanto ricercata: il sale, prodotto nobile dei quattro elementi primordiali - la terra che ospita l’acqua del mare, dove soffieranno i venti di aria calda per asciugare ciò che il fuoco del sole farà esalare – riesce a descrivere in maniera esemplare il carattere della Sicilia, terra povera che accoglie i poveri del Sud del mondo, terra dai mille saperi, ma dai pochi poteri, cuore pulsante di speranze, ma dalle scarse certezze. “Sale” è un frutto di mare, denso di memoria salmastra e di passati remoti, carico di atteggiamenti prudenti di vigile attesa. Ma è anche la narrazione di una invisibilità del reale: mesi e mesi di lavoro occorrono infatti per catturare il sale dalle acque del mare dove è tanto presente ma insieme invisibile. Solo nelle viscere della terra lo si ritrova sotto forma di salgemma, ben occultato da secoli di storia e cataclismi. Quattordici brani compongono il nuovo album, frutto di un lavoro di oltre un anno, con testi e musiche di Carlo Muratori e arrangiamenti dello stesso Muratori e di Stefano Melone, che ne cura anche la produzione artistica. Brani inediti accanto a delle incursioni nei canti popolari dell’800; lo sbarco di Marsala, i Fatti di Bronte, il brigantaggio, fino all’emigrazione, alle superstizioni, alle credenze religiose e alla lotta alla mafia. Tra le tracce da segnalare “Povira Patria” con la partecipazione di Franco Battiato, “Ombra Adorata” il cui testo riprende un sonetto di Mariannina Coffa e “Vinni cu vinni, e sugni ‘talianu”, testo tradizionale di un autore rimasto anonimo. Carlo Muratori è fra i cantautori siciliani più stimati dalla critica. Il suo approccio alla musica tradizionale ha fatto scuola in tutta Italia, divenendo modello di riferimento per la scena musicale folk dagli anni Settanta in poi. Nei suoi lavori ha alternato sapientemente l’impegno nel recupero di antichi canti di tradizione orale alla composizione di nuove canzoni, come dimostra la sua ricca discografia che conta una dozzina di album. Ad accompagnare Carlo Muratori alla presentazione di “Sale” venerdì alle ore 18.30 al Museo internazionale delle Marionette saranno la voce e la fisarmonica di Maria Teresa Arturia. L’artista dialogherà con Michele Burgio e come detto l’ingresso è libero. Necessaria invece la prenotazione per il concerto serale delle 21.30 in piazza Politeama. Per info 338 4181887 / 329 4921777 (ingresso a pagamento).
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