Sono finiti i tempi del guerrilla gardening e delle interrogazioni parlamentari: dopo due anni di amministrazione Cinque (stelle) al Parco di Monte Catalfano c'è solo abbandono e desolazione. Il parco giochi coperto dall'erba, alcune giostre rotte mai riparate, il blocco servizi vandalizzato, diversi attrezzi per il fitness divelti, i pali della luce non funzionanti con pezzi lasciati penzolanti, i campi da tennis distrutti, il campo da bocce sommerso dalla vegetazione. Ci sono voluti 4,6 milioni di euro di fondi comunitari e il lavoro di tre diverse amministrazioni comunali di diverso colore politico per fare diventare realtà il sogno di Legambiente di dotare la città di un meraviglioso parco suburbano da 400 ettari. Un patrimonio di tutti, riconosciuto dall'Unione Europea sito di interesse comunitario, di proprietà comunale, oggi dimenticato e mortificato dal Comune.
“Il parco sta morendo nell'incuria – dice il segretario del Pd Orazio Amenta – Ha bisogno immediato di gestione e di manutenzione, oltre di interventi immediati di recupero. Lanciamo un grido d'aiuto alle istituzioni regionali e nazionali, alle associazioni ambientaliste perché non venga ulteriormente danneggiato il patrimonio naturalistico di Monte Catalfano. Esiste già un piano di gestione e un protocollo d'intesa interistituzionale: si dia corso a un bando pubblico per gestire i campi da gioco, la zona barbecue, le giostre per i bambini e il piccolo ostello. Chiediamo che si faccia piena luce sulla mancata messa in sicurezza della discarica di rifiuti, confiscata alla mafia, che forse oggi continua ad inquinare e sul progetto di riqualificazione ambientale delle cave.”
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