DICHIARAZIONE DI ROSARIO FILORAMO, CAPOGRUPPO PD AL CONSIGLIO COMUNALE DI PALERMO LO SCHEMA DI MASSIMA BICCHIERE MEZZO PIENO ADESSO RIEMPIRLO ASCOLTANDO LA CITTA'.
Lo Schema di massima del Piano Regolatore proposto dall’AC pur essendo un lavoro apprezzabile, innanzitutto per l’encomiabile ed appassionato lavoro portato avanti esclusivamente da dipendenti comunali (Ingegneri, architetti, geologi e geometri) e per le finalità e i contenuti a cui si ispira: tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale, architettonico e monumentale, rigenerazione ambientale etc., è ancora privo di una visione strategica, ampia e innovativa,che non si rileva con la dovuta chiarezza nelle tavole dello Schema di Massima del nuovo PRG.
In particolare lo SdM non sembra tenere conto in termini fattuali delle opportunità innovative che riguardano Palermo, pur essendo enunciate nei documenti descrittivi. La città capoluogo di un sistema metropolitano di nuova generazione deve favorire le funzioni di portale di flussi (materiali e immateriali, di beni, persone e servizi) che connette alle reti corte regionali le risorse che percorrono quelle lunghe nazionali e internazionali. Deve anche essere un acceleratore di innovazione, formazione e ricerca e un incubatore urbano di imprese attraverso la presenza di servizi di clustering. Infine, deve generare un sistema insediativo policentrico che rigeneri i cicli di vita della città, delle sue infrastrutture e servizi, e del paesaggio
Il nostro voto di astensione ha il significato di apprezzamento per il lavoro svolto, ma anche la preoccupazione per scelte non pienamente condivisibili, frutto di chiusure nei confronti della società palermitana . Il Piano Regolatore Palermo 2025 dovrà essere il piano di tutta la città, ecco perché continueremo il nostro impegno di ascolto della città e di proposta e vigilanza nei confronti dell’Amministrazione Comunale.
Al fine di colmare tali lacune,ma con lo spirito di partecipare attivamente alla fase di ascolto dei bisogni della città ed elaborazione delle proposte avanzate dal mondo scientifico , imprenditoriale e ambientalistico, abbiamo avanzato proposte migliorative allo schema di massima in grande parte accolte positivamente dal voto d’aula.
Tuttavia, rimaniamo perplessi, per alcune scelte inspiegabili e contraddittorie, scelte di piccole frange dei Consiglieri Orlandiani, forse mal consigliati da chi ritiene più utile il dialogo col centrodestra e lo sguardo volto verso il passato, (vedi realizzazione di parcheggi di dubbia utilità per localizzazione ma anche per l’incerta e contrastata proprietà). Non abbiamo condiviso inoltre l’affrettata approvazione dell’emendamento relativo all’individuazione delle nuove tratte di linee di tram, consapevoli che tale scelta meriti ancora una più attenta valutazione delle metodologie da utilizzare e delle tratte da collegare e attraversare. Il nostro non è un no al tram, ma l’invito a considerare con più approfondita analisi la ricaduta di tali scelte e ad ascoltare la città.
EMENDAMENTI PIU' RAPPRESENTATIVI ACCOLTI
EMENDAMENTO: Nelle Tavole P5.a, b, c “Azioni Strategiche” va indicata con maggiore precisione e con chiaro riferimento agli obiettivi strategici contenuti nella Relazione la localizzazione delle nuove centralità di preminente carattere metropolitano con indicazione della specializzazione prevalente, anche con riferimento a quanto contenuto nel Piano Strategico “Palermo Metropoli 2025”.
La medesima specificazione deve essere riportata anche nelle Tavole P4.a, b, c “Schema di Massima”
EMENDAMENTO:Nelle Tavole P5.a, b, c “Azioni Strategiche” in corrispondenza con le aree denominate “Nuove infrastrutture” e in corrispondenza delle principali aree denominate “Aree per servizi urbani” derivate da dismissione di funzioni industriali o di servizi generali occorre definire alcune macro-funzioni da assegnare ad esse in modo da permettere di comprendere quali di esse abbiano la funzione di elementi cardine delle aree di rigenerazione che gravitano attorno ad esse. Attorno a tali aree una volta definite le macro-funzioni va individuato un perimetro indicativo che contenga il tessuto urbano e ambientale direttamente interessato dal processo di rigenerazione anche nell’ottica dello stimolo del partenariato pubblico-privato. Un approfondimento deve essere effettuato per le aree costiere, individuando le azioni urbanistiche di massima per la riqualificazione delle aree di interfaccia.
EMENDAMENTO: Nelle Tavole P5.a, b, c “Azioni Strategiche” e nelle Tavole P1.a, b, c va indicato quali aree verdi costituiscono le "core areas" della rete ecologica urbana, ed attraverso quali direttrici e aree possano essere efficacemente connesse da “corridoi ecologici”, le greenwayscitate nella Relazione, per realizzare un "Green Ring" che incrementerebbe in modo efficace la resilienza della città, attraverso azioni sulla permeabilità dei suoli, sulla qualità paesaggistica, sull'agricoltura urbana e sulla mobilità slow della città, anche in un’ottica metropolitana. Tale rete ecologica urbana dovrà prioritariamente utilizzare le porzioni di tracciato ferroviario dismesse, le aree verdi intercluse e le aree di servizi in disuso anche attraverso azioni di rinaturalizzazione, nonché le ville storiche interessate dal tracciato, riportandole entro i cicli vitali della città. Tale individuazione dovrà essere coerente con quanto contenuto nel Piano Strategico “Palermo Metropoli 2025”.
Restano inoltre nostre preoccupazioni che invitiamo a superare relativamente :
Si tratta di un OdG inspiegabilmente respinto.
1. INTEGRAZIONI DEL PRG CON I PIANI DI SETTORE IN VIA PRIORITARIA.
Tra i Piani di Settore maggiormente da integrare con il progetto del P.R.G. sin dal suo Schema di massima si individuano quelli che, più degli altri, interessano l’utenza cittadina, sia per motivi di evidente funzionalità che per il peso di pubblico interesse.
1.1. Piano della Protezione Civile
1.2. Piano Urbano del Traffico (P.U.T.) e aggiornamento del Piano Generale del Traffico Urbano (P.G.T.U.)
1.3. Piano Urbanistico del Settore Commerciale (P.U.S.C.)
2.PRESCRIZIONI ESECUTIVE DA INDIVIDUARE NELLO SCHEMA DI MASSIMA
-dotazione dei fabbisogni residenziali (pubblici e privati), dei fabbisogni turistici, deifabbisogni produttivie dei servizi connessi dimensionati per il primo decennio di attuazione del P.R.G.
Gli ambiti tematicamente individuati, per le prime necessità del nuovo P.R.G.
2.1. AREE RESIDENZIALI
2.1.1.Edilizia sociale e/o social housing, soprattutto e prioritariamente attraverso il recupero di immobili in zona A non escludendo anche le aree esterne;
2.1.2.Edilizia convenzionata-agevolata-sovvenzionata sulla scorta del dimensionamento del fabbisogno abitativo da anni programmato ma non realizzato;
2.1.3.Aree già perimetrate a nord della Circonvallazione (ex zone E2) oggi ancora stralciate dal vigente P.R.G. per la necessaria e obbligatoria dotazione di urbanizzazioni.
2.2. AREE TURISTICO ALBERGHIERE è necessario precisare dove è possibile realizzare alberghi ed attrezzature similari comprensive di tutte le tipologie previste dalle leggi sul turismo
2.3. AREE PRODUTTIVE
Riqualificazione delle aree industriali e/o artigianali, anche con ipotesi di riconversione e recupero, anche in ragione dei collegamenti con le infrastrutture dei trasporti regionali.
2.4. AREE SERVIZI CONNESSI
Grandi servizi: centro direzionale per uffici regionali e comunali; aree per la nautica da diporto; completamento dei Cantieri Culturali della Zisa.
3. RACCOMANDAZONI PER LE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
3.1. Superamento delle attuali criticità delle vigenti norme.
3.2. Aree a rischio da normare secondo il vigente P.A.I.
3.3. Eliminazione delle numerose sottozone omogenee B e C che portano a interpretazioni incerte con grave nocumento per i professionisti e gli utenti.
3.4. Eliminazione della dicitura “netto storico” e sua sostituzione con “edifici di interesse storico -architettonico” per una migliore aderenza e comprensione ai dettati nazionali e internazionali in materia di tutela e conservazione;
3.5.Definizione del termine “planovolumetrico” in ragione della ridotta dimensione del piano di lottizzazione .
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