GUARDIA DI FINANZA PALERMO. IN CORSO DI ESECUZIONE UN PROVVEDIMENTO CHE DISPONE L’AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA NEI CONFRONTI DELLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO “SEN. PIETRO GRAMMATICO” DI PACECO (TP).

E’ in corso di esecuzione, da parte del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo, un provvedimento della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani che ha disposto l’amministrazione giudiziaria per 6 mesi della Banca di Credito Cooperativo “Sen. Pietro Grammatico” di Paceco. Questo strumento, previsto dalla legislazione antimafia, può essere attivato nei confronti di qualsiasi attività economica quando ricorrono sufficienti elementi per ritenere che il libero esercizio dell’impresa agevoli l’attività di persone nei cui confronti è stata applicata una misura di prevenzione o che siano sottoposte a procedimento penale per alcuni gravi reati, tra i quali l’associazione a delinquere di stampo mafioso.

Il decreto è stato emesso su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo, nelle persone del Procuratore Capo Francesco Lo Voi, del Procuratore Aggiunto Bernardo Petralia e del Sostituto Procuratore Francesco Gualtieri, grazie agli elementi investigativi raccolti dal G.I.C.O. di Palermo nell’ambito di indagini disposte dal medesimo Ufficio inquirente.
Le attività investigative hanno tratto spunto dai rapporti che l’Istituto bancario ha intrattenuto e continua ad avere con il mafioso Filippo COPPOLA (“u’ professuri”) ed i suoi familiari. Il COPPOLA, già condannato nel 2002 per associazione a delinquere di stampo mafioso, ritenuto elemento di spicco di Cosa Nostra nell’ambito della famiglia mafiosa di Paceco – nonché figlio di Giacomo COPPOLA (detto Gino), uomo d’onore di Paceco, a casa del quale nel 1996 si svolse, secondo quanto riferito dal collaboratore di giustizia Vincenzo SINACORI, un summit tra Matteo MESSINA DENARO, Giovanni BRUSCA, e Nicola DI TRAPANI – è stato negli anni destinatario di diversi sequestri di beni e, nel mese di aprile u.s., di una confisca emessa nell’ambito di un procedimento di prevenzione. 

Ritenendo necessario sottoporre l’Istituto di Credito ad un più ampio monitoraggio, sono stati quindi avviati ulteriori approfondimenti, anche utilizzando lo speciale software di analisi “MOLECOLA”, implementato dal Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza, nei confronti della compagine sociale, degli organi amministrativi e di controllo e della clientela, che hanno poi consentito di individuare, tra le migliaia di posizioni esaminate, ulteriori soggetti con precedenti attinenti alla criminalità organizzata, o persone a loro collegate, che hanno avuto, e che intrattengono tuttora, rapporti con l’Istituto di Credito in parola. 

Sulla base degli elementi emersi, sono state effettuate acquisizioni documentali e sentite persone informate sui fatti, attività che hanno permesso di far ritenere che il libero esercizio dell’attività bancaria fosse “contaminato” dalla presenza di persone vicine alla criminalità organizzata di stampo mafioso.




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