Il Sunia (sindacato degli inquilini e assegnatari) di
Palermo lancia l'allarme sul bando del comune di Palermo, emesso ad
aprile per la vendita di oltre 2600 appartamenti di edilizia
residenziale pubblica, dopo la scarsissima adesione degli inquilini
assegnatari registrata, con sole un centinaio di istanze per
l'acquisto presentate. “Abbiamo ripetutamente chiesto di
incontrare i rappresentanti del governo della città, ma sono fino
ad ora rimasti sordi al nostro richiamo. Il contributo che vorremmo
dare è importante e questa indisponibilità al dialogo è dannosa
per le casse comunali e per cittadini, i quali potrebbero
regolarizzare il rapporto con l'amministrazione e finalmente
acquistare la propria casa – dichiara Zaher Darwish, responsabile
del Sunia di Palermo – Uno dei limiti è la scarsa informazione che
è stata diffusa e dall'altra parte, per entrare nel merito, chi è
assegnatario e ha un debito per l'affitto maturato nei confronti del
Comune è escluso dalla possibilità di partecipare. Se non si
comprende e si prevede che chi abbia dei debiti possa sanare la sua
posizione, tutto l'impianto del bando rischia di fare un flop, con
conseguenze per le casse del Comune e anche per i cittadini, che
continueranno a stare in una situazione di irregolarità e non
potranno assicurare alla propria famiglia il tetto nel quale
vivono”.
“Il Sunia
- aggiunge Zaher Darwish - su iniziativa propria, per dare un aiuto
ai cittadini e un contributo all'amministrazione, ha distribuito
delle locandine degli immobili oggetti del bando comunale. Ma se non
vengono accolte le istanze per sanare le posizioni degli assegnatari,
pochissime saranno le richieste che potranno avere un esito positivo.
Avevano – continua Darwish - da tempo chiesto all'allora assessore
al Patrimonio un incontro che non si è mai realizzato e da venti
giorni lo chiediamo al sindaco. Ma l'amministrazione comunale è
sorda al dialogo con i sindacati della casa”.
Nessun commento:
Posta un commento