Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS. Mentre in Commissione Bilancio non si riesce a chiudere la manovra finanziaria a causa delle poche risorse disponibili e si chiedono, ancora una volta, sacrifici ai siciliani, si apprende, leggendo i giornali e ascoltando la televisione, che, in questi anni, Riscossione Sicilia avrebbe, in modi a noi non noti, favorito l’evasione fiscale per oltre 52 miliardi di euro, coinvolgendo in questa evasione anche rappresentanti istituzionali e politici. E poiché non possiamo eternamente vivere con il dubbio che chiunque incontriamo ha potuto essere corresponsabile di una evasione così importante, significativa e stratosferica, come dicevo, credo e spero, ha continuato l’On. Vinciullo, che la Magistratura possa immediatamente intervenire per fare chiarezza intanto sugli autori e sui responsabili di questo scempio amministrativo e poi sulla vera entità delle somme oggetto di questa possibile frode ai danni dei cittadini siciliani. In pratica, si faccia chiarezza e subito, perché la Sicilia non può continuare a passare come il luogo dell’immoralità, della corruzione e della barbarie morale.
La Sicilia, ha concluso l’On. Vinciullo, non è solo quella denunciata dal presidente di Riscossione Sicilia, cosa che inoltre deve essere ancora dimostrata, ma è soprattutto la terra di Falcone, Borsellino e di quanti hanno dato la vita per il rispetto della Legge e della legalità.
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