Immediata chiusura della sede distaccata del Tribunale di Catania. A chiederla è il segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione etnea Armando Algozzino in una nota inviata al primo cittadino Enzo Bianco e al sostituto presidente del Tribunale Adriana Puglisi , a seguito del black out verificatosi
presso gli uffici di via Francesco Crispi. "Stupisce che non sia stato sospeso il normale svolgimento delle udienze - osserva Algozzino - malgrado la mancanza di acqua per i servizi igienici, il sistema informatico sospeso e l'assenza di controlli di sicurezza attraverso il metal detector". Non è tutto: nella nota inviata al sindaco, l'esponente della Uil mette in luce il drammatico episodio che, durante il black out, ha visto protagonista un avvocato diversamente abile, rimasto bloccato al secondo piano del palazzo con la sedia a rotelle: l'utilizzo dell'ascensore, infatti, era negato a causa dell'assenza di energia elettrica. "Intollerabili le barriere architettoniche - aggiunge Algozzino - e l'insensibilità dimostrata verso un portatore di handicap".
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