Doppio compleanno per il Teatro: presentate le iniziative


Fu inaugurato il 16 maggio del 1897 con Falstaff di Verdi. Erano passati ventidue anni dalla cerimonia della posa della prima pietra salutata da una folla festante,
a dispetto delle polemiche per la demolizione di un intero quartiere (quello di San Giuliano, compresa la chiesa), del monastero delle Stimmate, della chiesa di Sant’Agata, della Porta Maqueda. Era ed è un gigante il Teatro Massimo di Palermo, terzo in Europa per ordine di grandezza architettonica dopo l'Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna, costruito su progetto dell’architetto palermitano Giovan Battista Filippo Basile e realizzato dal figlio Ernesto Basile, il più grande interprete dello stile Liberty. Da allora sono passati centoventi anni, un anniversario che il Teatro si appresta a celebrare insieme con quello della sua seconda nascita, datata 12 maggio 1997. Il giorno in cui, dopo ventitré anni di chiusura per un restauro finito in un’inestricabile matassa di contenziosi e inchieste, il Teatro riaprì alla città con uno storico concerto che vide protagonisti, nel concerto pomeridiano, l’Orchestra e il Coro “di casa” con la direzione di Franco Mannino e, in quello serale, la Berliner Philarmonisches Orchester guidata da Claudio Abbado. Un anno dopo, il 22 aprile 1998, completati i lavori sul palcoscenico, il Teatro tornò a ospitare l’opera, con una memorabile Aida, mentre pubblico e critica apprezzavano il suono “di pulizia assoluta” e i palchi addobbati di festoni. Quest’anno, quindi, un doppio anniversario: i 120 dall’inaugurazione e i 20 dalla riapertura. Oggi, a presentare le iniziative alla stampa Leoluca Orlando, sindaco e presidente della Fondazione Teatro Massimo; il sovrintendente Francesco Giambrone; il vicesindaco e assessore al Centro storico Emilio Arcuri che coordina i prossimi lavori di restauro; l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano; il direttore musicale Gabriele Ferro; il direttore artistico Oscar Pizzo; i rappresentanti dell’associazione Amici del Teatro Massimo; i componenti del consiglio di indirizzo del Teatro; i partner e i privati che hanno investito sul teatro con la formula dell’Art Bonus.

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