L’assessore Marziano blinda l’Avviso 8 «Partirà regolarmente, nonostante le fandonie»

PALERMO, 1 Giugno 2017. Considerazioni dell’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Bruno Marziano, a seguito delle dichiarazioni del deputato regionale Marcello Greco sull’Avviso 8. «La centrale della disinformazione sulla Formazione professionale – ha dichiarato l’assessore Marziano - continua a dare quotidianamente le sue false notizie. Mi dispiace che il collega Marcello Greco si sia iscritto, consapevolmente o meno, a questa lobby che ha tutto l’interesse a bloccare il mondo della formazione e farlo implodere. Non comprendo, infatti, su cosa sono basate le informazioni diffuse da Greco secondo cui l’Avviso 8 “non partirà mai” poiché utilizzato solo come una sorta di spot elettorale. Affermazioni infelici che hanno causato il panico tra migliaia di persone. Alla luce di quanto accaduto mi sento in dovere innanzitutto di tranquillizzare i lavoratori e le loro famiglie e poi di precisare che i tempi di avvio dell’Avviso 8 vengono decisi dai giudici amministrativi ai quali si sono rivolti diversi enti per tutelare i propri legittimi interessi. A dimostrazione della legittimità dell’iter, l’Avviso 8 ha resistito ad ogni tentativo di sospensione e tutte le ordinanze emerse ne hanno salvaguardato l’impianto, intervenendo solo su alcuni fattori non rilevanti e che non ne bloccano l’operatività. Appare molto chiaro, invece, che esiste una lobby composta da soggetti di varia natura che tende a fare saltare l’intero sistema della Formazione. Per quanto mi riguarda, nel rispetto delle decisioni della magistratura amministrativa, sono intenzionato ad avviare nel più breve tempo possibile le attività previste dall’Avviso 8 e a proseguire la mia attività per il risanamento e il rilancio dell’intero settore che avrà come nuova tappa l’incontro del 6 giungo al ministero del Lavoro, assieme all’assessore regionale al Lavoro, per affrontare la problematica relativa ai prepensionamenti con le modalità dell’Ape social. Resto sconcertato, dunque, nell’ascoltare affermazioni gratuite e assolutamente prive di fondamento lesive della mia personale dignità e onorabilità come quel “gioco delle tre carte”, che non conosco e a cui non mi si può accostare. Semmai, il mio difetto più grande è che ho sempre detto ai lavoratori la verità, evitando di prenderli in giro».

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