Agricoltura. Cracolici: ”non solo qualità, bisogna organizzare quantità per vincere sui mercati”

“La Sicilia della qualità deve rafforzare la concentrazione delle quantità di prodotto per essere vincente sui mercati”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici a Palermo per la presentazione del rapporto del Coreras sulle filiere agroalimentari. “Con 69 prodotti DOP/IGP, la nostra regione è ai primi posti in Europa per numero di marchi di qualità, ma per essere competitiva nel mercato globale deve aumentare la sua capacità di aggregazione delle filiere produttive e di trasformazione e costruire le basi di un vero e proprio sistema dell’ industria agroalimentare che riduca il nostro gap nella frammentazione aziendale e delle conoscenze. Abbiamo orientato la nuova programmazione del Psr per favorire l’agricoltura biologica, i marchi di qualità, la chiusura della filiera, l’innovazione e ed una migliore organizzazione del nostro settore agricolo. Nelle prossime settimane diventerà operativo il marchio europeo “Qualità Sicura”, garantito dalla Regione Siciliana che permetterà di allargare la certificazione di qualità anche ad altri settori dell’agroalimentare siciliano come il comparto ittico, quello delle carni ed ogni altro segmento produttivo che vorrà promuovere un proprio disciplinare di produzione”. Di seguito l’estratto dei dati pubblicati nel rapporto Coreras. La Sicilia è regione di eccellenza per le produzioni tipiche e di qualità annoverando ben 69 prodotti agroalimentari a marchio comunitario DOP/IGP. È la regione con la maggiore superficie coltivata a vite del Paese: con circa il 17% della SAU nazionale. Nel 2016 la superficie investita ad uva da vino è stata pari a 106.000 Ha. Nel settore dell’olio la Sicilia è terzo produttore italiano dopo la Puglia e la Calabria, con i suoi 140.000 Ha di uliveti pari al 13% del dato nazionale: Di questi, ben 16.000 Ha sono in bio. Nel comparto agrumicolo la Sicilia guadagna il primo posto delle regioni italiane con 70.000 Ha di superficie in produzione pari al 58 % del dato nazionale. Di questi, ben 19.124 ha sono in bio. In termini occupazionali l’agricoltura siciliana assorbe oltre 26 milioni di giornate lavorative con 105.000 occupati, collocandosi al secondo posto dopo la Puglia. Anche nel settore della trasformazione la Sicilia si colloca ai primi posti in Italia per numero di industrie alimentari: sono 7.321 quelle attive nel 2016 rappresentando il 12% del totale nazionale. Nel settore zootecnico aumentano nell’ultimo decennio le aziende, in controtendenza rispetto al dato nazionale e aumenta pure il numero di capi allevati per azienda. Nel comparto ovino la Sicilia, con i suoi 735.000 capi, è il secondo produttore in Italia di latte e formaggi, dopo la Sardegna. Il valore complessivo della produzione agricola in Sicilia nell’anno 2015 è stato di 4 miliardi e 685 milioni di euro. La Sicilia è la regione italiana che possiede la maggiore Superficie Agricola Utilizzata (SAU), pari ad 1.387.520,77 Ha che equivalgono al 10,8% della SAU nazionale. In termini di numero di aziende agricole è seconda solo alla Puglia, annoverando 219.677 aziende che equivalgono al 13,6% del dato nazionale. La dimensione aziendale media è di 6,3 Ha. Nel settore del biologico è la prima regione italiana sia per numero di operatori (11.326 aziende pari al 18,9% del dato nazionale) che per SAU (345.071 Ha pari al 23,1% del dato nazionale).

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