MUSUMECI RISPONDE ALL’APPELLO DEGLI AMMINISTRATORI DELLA VALLE DELL’HALAESA: SERVE UN PIANO MARSHALL PER I PICCOLI CENTRI

Di seguito la risposta del candidato alla presidenza della Regione Siciliana, Nello Musumeci, alla lettera dei presidenti dei Consigli comunali di Mistretta, Pettineo, Castel di Lucio, Tusa, Santo Stefano di Camastra, Motta D’Affermo e Reitano (tutti nel Messinese) che chiedono maggiore attenzione per i loro territori.
“Ringrazio i presidenti dei Consigli comunali delle Valle dell’Halaesa che, attraverso il loro appello, hanno riproposto un tema che mi sta a cuore perché dà voce ai piccoli centri in difficoltà. Come ho detto più volte durante le mie visite in quelle zone, per i Nebrodi - e non solo - serve una sorta di piano Marshall che intervenga sul recupero definitivo delle strade provinciali e delle grandi arterie viarie, da troppo tempo in pessime condizioni. Solo così può ripartire l'economia. Chi, come me, proviene da quelle microrealtà ne ha conosciuto la solitudine, ma ne conosce anche l’orgoglio e il bagaglio di tradizioni. È mortificante vedere sulle porte di molte case, gli annunci con la scritta “SI VENDE”: mura e storie che vengono cedute per poche migliaia di euro. E quando un comune perde la sua linfa, che è la comunità locale, si spegne. E noi non possiamo permetterlo. Ho sempre ribadito vicinanza ai sindaci dei centri lontani dalle città capoluogo che oggi si sentono abbandonati anche perché è venuto meno il ruolo di cerniera svolto fino a qualche anno fa dalle Province. Una scelta sciagurata, quella di Crocetta con il sostegno dei grillini, che condannammo in solitudine. A quel tratto di penna si sono aggiunti poi i tagli alle risorse nazionali e regionali che come conseguenza hanno portato ad una flessione dei servizi al cittadino e un impoverimento del tessuto sociale. Ecco perché serve far percepire a cittadini ed amministratori una presenza costante dello Stato e della Regione. Occorre promuovere fra i giovani il sentimento dell’autoimprenditorialità e guidarli nella valorizzazione delle risorse che questi borghi rappresentano: un insieme prezioso di storia e tradizioni in grado di attrarre investimenti che possono rimettere in moto l’edilizia che da tempo arranca fra mille difficoltà. Abbiamo, quindi, il dovere di promuovere anche questa Sicilia in Italia e all’estero, facendo comprendere a tutti che qui ci sono tante energie e soprattutto che la Regione deve essere una guida e non un problema”.

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