A Vittoria la Polizia di Stato arresta pluripregiudicato albanese per trasporto di 1 kg di hashish e 100 gr di cocaina.


La Polizia di Stato - Squadra Mobile e Commissariato di Vittoria - ha arrestato A. M., nato in Albania classe 1987 per trasporto di droga. Alle ore 18.00 di ieri, la Volante del Commissariato ferma a Vittoria un soggetto sospetto a bordo di un’auto. Gli operatori della Polizia di Stato identificano il conducente e procedono al controllo del nominativo.
L’uomo ha numerosi precedenti penali per droga quindi il livello di attenzione degli agenti è massimo. L’operatore della centrale operativa riferisce che il soggetto identificato doveva trovarsi agli arresti domiciliari quindi era tecnicamente evaso. A richiesta degli operatori se avesse un permesso l’uomo consegnava un’autorizzazione ad assentarsi dal proprio domicilio “per provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita”. Controllata la sua posizione effettivamente aveva comunicato di allontanarsi da casa per le due ore a lui concesse. I poliziotti, considerata la pericolosità chiedevano il supporto di una pattuglia ed in pochi istanti sopraggiungeva la Squadra Mobile che si trovava in zona per un servizio di prevenzione dei redati c.d. predatori. Il conducente si mostrava insofferente riferendo agli agenti di voler andare via per far rientro in casa. Questo atteggiamento ed i precedenti penali per droga, facevano insospettire gli operatori della Polizia di Stato che decidevano quindi di effettuare un controllo del veicolo. Nel vano motore il conducente custodiva un giubbotto in pelle, luogo insolito per un capo di abbigliamento, difatti, proprio dentro il giubbotto vi era occultata una busta di plastica contenente 10 panetti di hashish (totale 1 kg) e una grossa pietra di cocaina da 100 grammi. Il soggetto veniva subito ammanettato e condotto all’interno della Volante. La droga sequestrata avrebbe fruttato oltre 20.000 euro considerato che la cocaina doveva ancora essere tagliata e suddivisa in dosi. L’arrestato è stato condotto presso gli Uffici della Squadra Mobile e dopo il fotosegnalamento da parte della Polizia Scientifica è stato condotto in carcere a disposizione della Procura della Repubblica di Ragusa.

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