Fiaccolata per il clochard. Orlando:"Bandiere mezz'asta per i funerali e intitolazione portici"

di Ambra Drago
La città è ancora scossa dalla morte di Aid Abdellah, conosciuto come "Aldo" il clochard francese di 56 anni, trovato morto sotto i portici di piazzale Ungheria, dove abitualmente sostava e dove tutti lo conoscevano. Le indagini al momento sono condotte dai carabinieri che non hanno escluso nessuna pista. Gli investigatori hanno già acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Intanto gente comune, gli stessi titolari di esercizi commerciali si sono ritrovati per deporre una corona di fiori o un semplice messaggio da dedicare al clochard francese ormai "palermitano" da anni insieme al suo gatto Helios che ora, avrebbe trovato una nuova famiglia.
E a tarda sera si è svolta anche una fiaccolata per ricordare l'uomo che amava la musica e la poesia.

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che stamattina si è recato in piazzale Ungheria, ha disposto che per il giorno dei funerali siano esposte le bandiere a mezz'asta negli uffici comunali. Accogliendo la proposta fatta da diversi commercianti della zona, il sindaco ha inoltre incaricato la commissione Toponomastica di avviare le procedure per l'intitolazione dei portici ad Abdellah.
 Orlando ha affermato che "questa tragica morte ha suscitato grande emozione in città, così come tante manifestazioni di affetto. Ricordarlo e ricordarne la semplicità, la dignità e la delicatezza con cui ha vissuto a Palermo ci sembra un atto doveroso, che sono certo sarà condiviso da tanti''. Sono state ore nelle quali anche gran parte del mondo dell'associazionismo e dei sindacati hanno voluto partecipare il loro dolore e soprattutto riaccender le luci su una condizione, quella dei "senza fissa dimora" che da anni esiste e che ancora non ha avuto una facile o pratica risoluzione.
Sono intervenuti anche esponenti del Sunia (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari) che ha ribadito l'impegno e allo stesso tempo la volontà di ottenere misure più incisive di contenimento del fenomeno dei senza tetto. “Chiediamo al Comune uno sforzo, un progetto articolato per arginare un fenomeno, quello dei senza tetto, che è in continua crescita – hanno dichiarato il segretario generale del Sunia, Zaher Darshish e il presidente del comitato direttivo Nino Rocca - In sette anni, con la crisi e il peggiorare delle condizioni economiche, siamo passati dal centinaio di cittadini stranieri che vivevano per strada alle 400 persone attuali senza fissa dimora, tra cui anche molti palermitani. I dormitori esistenti sono insufficienti e spesso non sono adeguati, servono azioni più incisive.La strada troppo spesso sta diventando la tomba delle persone che sono costrette a viverci, per le calamità naturali e per il rischio di stare in balìa di una violenza gratuita – aggiungono Darwish e Rocca – Una morte che che se non è fisica è prima di tutto psicologica, perché chi vive per strada non ha la speranza di un futuro, ha perso l'autostima e si sente un fantasma per questa società”. 

Una visione appoggiata anche dal segretario Cgil Palermo, Calogero Guzzetta:“Riconosciamo la grande sensibilità del sindaco e dell'assessore rispetto al tema dell'accoglienza e del disagio abitativo ma esortiamo il Comune  a intraprendere interventi strutturali e la definizione di progetto per dare risposte risolutive a chi vive senza un tetto sulla testa e in una condizione di forte disagio sociale”.

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