Ars, mentre la Finanziaria lascia una scia di lacrime, l’Orchestra di Micciché suona allegramente


di Giancarlo Drago
I siciliani ringraziano sentitamente il presidente dell’ Ars Gianfranco Micciché.
Benché sommerso da richieste e pressioni di ogni tipo per assunzioni e stabilizzazioni, finanziamenti e stanziamenti, spossato da notti insonni passate a cercare di gestire appetiti e agguati da parte di tutti gli onorevoli, ha ottenuto l’obbiettivo clou di questa Finanziaria. Nasce così l'Orchestra del Mediterraneo, una struttura che dipende dalla Fondazione Federico II e che prevede la possibilità di “arruolare” musicisti mediterranei.
La norma è stata parzialmente riscritta e “purtroppo” l'operazione dovrà essere a costo zero, senza prevedere un consiglio di amministrazione che avrebbe potuto soddisfare appetiti e distribuire prebende. Comunque Micciché è riuscito a soddisfare il desiderio dell’ex segretario della Regione siciliana, Patrizia Monterosso, direttore della Fondazione Federico II, da sempre nel cuore politico del potente proconsole di Forza Italia in Sicilia. Se non per i siciliani, un vantaggio dall’ Orchestra del Mediterraneo verrà certamente agli inquilini di Palazzo dei Normanni. Durante le lunghissime pause fra una seduta e un’altra potranno essere deliziati da musiche raffinate che potranno distrarli da sonni e sbadigli. E poi, chissà, se un giorno si troverà un’intesa politica , potrà anche nascere un nuovo consiglio di amministrazione.

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