Centrale del crack nel "Palazzo di ferro". Dosi a 10 euro. "Allarme diffusione di una droga che crea dipendenza"

di Ambra Drago
L'attività investigativa da parte dei Carabinieri della Stazione di San Lorenzo insieme ai colleghi del Commissariato "Falde" dell'Arenella è durata un mese  dal 31 maggio al 19 giugno 2018 con l'ausilio di sitemi di videosorveglianza ( uno all'interno dell'androne e due all'esterno)ma anche mediante appostamenti per riuscire a penetrare  nel  "Palazzo di Ferro", di via Brigata Aosta, e dove oggi è stata smantellata la centrale del crack.
L'operazione ha portato all'esecuzione di otto misure tra cui anche quelle previste per tre minori di età compresa tra i quindici e i diciassette anni.
"Prima di questa attività- sottolinea Andrea Senes- comandante della Stazione di San Lorenzo Palermo- l'anno scorso c'era stata una sparatoria e diversi arresti sempre legati allo spaccio(ben cinque persone finite in manette il 30 marzo 2018).  Grazie ai militari della Stazione Falde siamo penetrati in questo contesto criminale. Lo spaccio avveniva a tutte le ore del giorno e della notte, gli acquirenti variavano di età dai giovanissimi ai cinquantenni".


L'utilizzo di minori sottolineano gli investigatori comporta il fatto che essendo giovano i hanno pochi precedenti e vengono sottoposti a misure meno afflittive. Tutti e tre i minorenni agivano all'interno all'organizzazione sia come vedette ma anche come "pusher" addirittura occultavano il crack nella bocca per poi cederlo all'acquirente, da qui il nome all'operazione "Pellicano".
"Purtroppo l'attività ha dimostrato che in un mese abbiamo riscontrati 700 cessioni giornaliere di crack e questo causa una dipendenza assolutamente devastante.C'è un allarme sia verso i minori ma anche verso altre fasce di età, non vi erano categorie standardizzate.Nonostante la presenza delle scuole a pochi metri, lo spaccio era concentrato al momento solo nel "Palazzo di Ferro"".
Un grammo di crack veniva venduto a dieci euro, una sostanza diffusa negli anni 80' in America e che adesso st apprendendo campo in città. Si tratta di fatto della cocaina allo stato puro che viene bruciata e lavorata insieme a altre doghe sintetiche per essere fumata in una pipa ma che ha un livello di assuefazione elevati e che spesso porta ad alterazioni psico-fisiche.
"Una droga economica  e che crea maggiore dipendenza rispetto a altre droghe- continua Senes- abbiamo verificato che gli acquirenti si recavano più volte nella stessa giornata per acquistare una dose di 0,1 grammi ma che poteva essere letale".
Sono state 694 le cessioni documentate e 21 le persone segnalate alla Prefetttura quali assuntori abituali.
Le porte del carcere si sono spalancate per i gemelli Francesco Paolo e Giulio Avvenimenti, i cugini Salvatore e Alessandro Tutone e Roberto Sammartino, mentre per i minori è stato disposto il collocamento in comunità.
"La custodia cautelare in carcere- scrive il gip-è l'unica misura in grado di sraricare gli indagati dal contesto criminale. Sussiste il pericolo attuale e concreto di commissione di altri reati in materia di detenzione e commercio di sostanze stupefacenti e per Alessandro Tutone il reato di evasione non permette l'applicazione di alcuna misura cautelare perché non sussiste l'arresto in flagranza. 
Non è  ipotizzabile la concessione della sospensione condizionale sia per i precedenti penali sia perché la prognosi in ordine alla commissione dei futuri reati è ampiamente positiva". 



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