Faraone, Pd sveglia. Non è autonomia, ma razzismo territoriale

“Quando il titolo è tutto un programma. Stamattina Libero sintetizza così la questione dell’autonomia rafforzata: “Odiano l’autonomia del Nord: temono di perdere la pappa”. In rosso, l’Italia mantenuta contro la riforma. Se qualcuno aveva dubbi sulle reali intenzioni del governo Lega/M5S, è stato accontentato. Questa non è autonomia rafforzata, è pregiudizio secessione dei ricchi, razzismo territoriale, il Nord contro il Sud “parassita”, che aspetta la pappa. Vergogna”. Così su Facebook, il segretario del Pd Sicilia e senatore dem, Davide Faraone.
“Comunque, seppur in grande ritardo, - aggiunge - finalmente si apre un dibattito sulla secessione dei ricchi. Bene. Le sparute truppe che da settimane lanciano l’allarme su un provvedimento che spacca l’Italia, ieri sera, hanno segnato un primo gol. Tutto rinviato. Adesso però, aspettando le prossime mosse del governo, è ora di prendere posizione. A partire dal Pd. 
Niente ambiguità o posizioni incomprensibili come quelle del M5S che proprio qui al Sud ha fatto il pieno dei voti”.
“Evitiamo, quindi, di trastullarci - continua Faraone - su primarie e congressi, parliamo all’Italia e non tra di noi. La questione è seria perché ciò che non è riuscito ai tempi dell’ampolla del dio Po, con la complicità di tanti del Sud che votando Salvini lo hanno rafforzato, sta riuscendo oggi”. 
“Una marea gialla - continua - ha invaso il Mezzogiorno d’Italia alle ultime elezioni politiche, ma tutti i parlamentari eletti dal M5S al Sud, zitti, allineati e coperti. Forza Italia zitta, naturalmente, magari un giorno Salvini potrà tornare il suo sposo, quindi si spara solo contro le cavolate dei 5 stelle.
E il Pd che fa? Balbetta. E di certo non potrà bastare il seminario di lunedì organizzato dai gruppi parlamentari a cambiare la direzione di un provvedimento profondamente sbagliato. Mentre la Lega Nord diventa un partito nazionale e diventa Lega, pur curando gli interessi di una parte soltanto del paese, il Pd partito nazionale, che dovrebbe fare di questa battaglia una bandiera, si parcellizza e ognuno difende il suo”. 
“Sì all’autonomia, premiamo il virtuosismo delle regioni, no all’assistenzialismo becero che tanto male ha fatto al Sud, ma la proposta di Zaia, Fontana e Salvini è una porcheria. Vedere alcuni dei nostri del Nord inseguire Salvini, credendo di non perdere voti, è veramente triste. Difendere l’unità della nazione e il principio di sussidiarietà dovrebbe non avere confini regionali nel nostro partito e invece ci troviamo i “padani” in casa nostra”.
“Siamo un partito - scrive Faraone - a volte intriso di tatticismo, “non dobbiamo regalare il tema alla Lega” mi dicono. Ma cosa vuol dire? Io il tema della secessione alla Lega lo regalo volentieri. Pochi mesi fa volevamo cambiare il titolo V della Costituzione in materia di sanità così da ridurre le differenze ed impedire che, per esempio, un farmaco è gratis in una regione ricca, ma si paghi in una povera. Lo abbiamo dimenticato, ora magari qualcuno dei nostri pensa che dobbiamo estendere lo stesso principio a tutte le materie che oggi sono affidate allo Stato”.
“Democratici sveglia! Il Partito Democratico - conclude - deve gridare vergogna contro questo provvedimento incostituzionale senza se e senza ma e deve chiedere un intervento urgente al presidente della Repubblica e chiedere che il parlamento non venga espropriato per l’ennesima volta delle proprie funzioni”.

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