Dieta mediterranea a Palermo. Gli ospiti stranieri e i grani siciliani

Numeri e curiosità della Conferenza Mondiale sulla dieta mediterranea. Palermo è stata per tre giorni la capitale della dieta mediterranea. Si sono conclusi da poco i lavori della “Seconda Conferenza Mondiale per la Rivitalizzazione della Dieta Mediterranea” organizzati nel capoluogo siciliano da Fao, Ciheam, Unione per il Mediterraneo, ministero degli Affari Esteri e Regione Siciliana, con il patrocinio del Comune di Palermo. Il successo dell’evento nei numeri. Sono stati 180 gli intervenuti registrati, 116 gli oratori che si sono alternati sul palco.
Di questi soltanto trenta di nazionalità italiana, gli altri 86 esperti hanno raggiunto Palermo da Paesi esteri. Per la precisione da tredici nazioni diverse (Tunisia, Marocco, Francia, Spagna, Norvegia, Egitto, Israele, Libano, Malta, Galles, Giappone, Stati Uniti e Danimarca). Gli ospiti sono stati colpiti dal fascino delle cinque location nelle quali si sono svolti i lavori, Real Teatro Santa Cecilia, Galleria d’Arte Moderna, Archivio storico comunale, Palazzo delle Aquile e Palazzo Comitini, ma anche dai sapori mediterranei che hanno caratterizzato le due cene offerte ai relatori. Una nota società di catering del Siracusano ha preparato cibo per 120 persone nei due pranzi del 15 e 16 e per 200 ospiti nelle serate al Real Teatro Santa Cecilia. Una curiosità che la dice lunga sull’accuratezza delle scelte. Tutti gli alimenti selezionati per preparare i piatti offerti, sono stati scelti all’interno della piramide alimentare che caratterizza la dieta mediterranea e rigorosamente di stagione. Favette fresche, ricotta, pesce azzurro (tonno e sardine), verdure e farro. Per preparare il pane la fantasia si è scatenata. Sono stati proposti cinque diversi tipi di pane impastati con grani antichi biologici. E’ stato il trionfo del grano di tumminia, del russello, della maiorca e del nero delle Madonie. Preparati anche alcuni pani salutistici arricchiti con l’apporto proteico dei lupini o dei semi di canapa, ricchi di Omega 3. Tutti i tipi di grano sono stati macinati a pietra. Il vino, per essere rappresentativo di tutta l’Isola, è stato selezionato e offerto dal Consorzio Doc Sicilia. Le aziende Vescera e Barbera hanno proposto agli ospiti stranieri la degustazione di cinque tipi di pane con una varietà di olio prodotto in Sicilia.

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