Nuovo sequestro da 1 milione di euro per Gaetano Fontana esponente della "famiglia" dell'Acquasanta


di Ambra Drago
Nuovo sequestro di beni dal valore di oltre 1 milione di euro nei confronti di Gaetano Fontana, eseguito dalla Guardia di Finanza di Palermo insieme agli operatori della Divisione Anticrimine della Questura di Milano. Provvedimento, come il precedente, nato su proposta del del Questore di Palermo, Renato Cortese. In particolare sono stati sequestrati, monili prezios, tra cui orologi , molti dei quali in oro e incastonati con pietre preziose, tra cui uno in particolare del valore stimato di circa 150.000 euro. A finire sotto sequestro, inoltre, banconote di vario taglio, per un valore totale di € 5.500 e anche pietre sfuse.
Tutti oggetti nascosti in buste di plastica, in espositori di gioielleria e in buste di carta sono stati trovati durante le perquisizioni nelle abitazioni di Angelo e Rita Fontana e dello stesso Gaetano, disposte dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo nell'ambito dell'operazione "Coffee Break".Gaetano Fontana, di 43 anni è ritenuto dagli investigatori legato a Cosa Nostra, per la quale gestiva la riscossione del pizzo, come il padre Stefano reggente della famiglia dell'Acquasanta e deceduto), socialmente pericoloso infatti è sottoposto la misura della Sorveglianza Speciale di P.S. con Obbligo di Soggiorno nel comune di Milano.


La Divisione Anticrimine-Ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Palermo, dopo l'ultimo sequestro avvenuto ad aprile si è concentrata sempre sul patrimonio di Fontana scoprendo una sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti patrimoniali.

Già nello scorso provvedimento emesso su proposta del questore di Palermo,sarebbe emerso come i beni sebbene formalmente intestati ad un congiunto di Fontana, fossero in realtà a lui riconducibili ed evidentemente frutto del reimpiego di proventi illeciti.

"Si ha motivo di ritenere, sottolineano dalla Guardia di Finanza di Palermo- infatti, che tali beni siano parte del compendio aziendale riconducibile all’impresa attiva nel settore della gioielleria di lusso con insegna “Luxury Hours”, sita a Milano in via Felice Cavallotti, nel cosiddetto quadrilatero della moda e già oggetto di precedente decreto di sequestro in quanto risultata nella piena disponibilità di Fontana Gaetano. Beni che il malvivente palermitano evidentemente aveva tentato di occultare al fine di sottrarli ad eventuali iniziative di prevenzione patrimoniali. L’impresa, inoltre, pochi giorni prima del sequestro, era stata colpita anche da un provvedimento interdittivo antimafia disposto dal Prefetto di Milano".

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