Droga dal Marocco e dall'Argentina a bordo di aerei e auto. I trafficanti:"Ti serve un cavallo da duemila metri"

di Ambra Drago
"Sono state eseguite 23 misure cautelari in tutta Italia (undici a Palermo) in una indagine coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Palermo su due vere e proprie associazioni a delinquere del traffico della droga. Un'attività articolata che si è svolta sul territorio nazionale e internazionale. Nel corso degli anni abbiamo sequestrato diversi carichi, si pensi a ben 718 chili di hashish e nel corso degli anni sono stati arrestati i corrieri".
Dai domiciliari avrebbero comandato le due distinte organizzazioni criminali dedite al traffico internazionale di stupefacenti, in particolare hashish e cocaina.
Le due figure a cui sono stati rinotificate le misure di custodia cautelare in carcere sono Sebastiano Drago Ferrante di Bagheria e Francesco Antonino Fumuso di Villabate (arrestato per 416 bis nell'operazione Cupola 2.0 condotta a dicembre dai carabinieri. L'operazione è partita nel 2015 e si è mossa come spiegano gli investigatori su due filoni. Il primo facente capo a Drago Ferrante che mirava all'acquisizione di ingenti chili di cocaina da Buenos Aires dove inviava anche dei corrieri. Tommaso Lo Verso avrebbe partecipato all'organizzazione del trasporto di 3,150 chilogrammi di cocaina, scortando il corriere, che prendeva lo stupefacente proveniente dall'Argentina in Francia e lo trasportava in auto. Ma non tutti gli affari sarebbero andati a buon fine. Gli investigatori sono riusciti a documentare una trattativa per l'acquisto di cocaina dall'Argentina per un valore complessivo di 29,000,00 euro e che sarebbe fallita.

" E' bene evidenziare a scopo conoscitivo che la cocaina ha un costo maggiore rispetto all' hashish e ciò va incidere anche sulla quantità dello stupefacente da immettere. Quindi in questa operazione noi siamo riusciti  a bloccare il traffico di stupefacenti, individuando i " grossisti" . Diciamo che il prezzo di partenza poi subisce delle variazioni fino al commercio al dettaglio ma che possono raggiungere davvero cifre molto elevate".
L'altro filone, ovvero quello  facente capo a Fumoso riguardava  l'acquisto e il traffico dihashish in alcune intercettazioni identificato con il termine "cavallo". Attraverso contatti anche con un marocchino di nome Mohamed Essarrar, residente nelle Marche e responsabile dello smistamento in Italia si arrivava a ottenere ingenti quantitativi forniti  direttamente dal Marocco.
Ma la droga non era destinata solo alle piazze palermitane a volte anche in provincia."Abbiamo visto che lo stupefacente veniva diffuso a livello interprovinciale e regionale. In questo caso-continua Rodolfo Ruperti- capo della Mobile-abbiamo arrestato tre persone a Siracusa".
Ma le indagini hanno scoperto un ulteriore tassello. "Un gruppo chiaramente si approvvigionava di tutto questo stupefacente- prosegue Ruperti- per rifornire dei pusher che poi erano quelli che andavano a alimentare le varie piazze di spaccio". In particolare Alessandro Longo  (arrestato nel luglio 2015 per detenzione di 600 grammi di droga) e il suo collaboratore Vincenzo Di Maio avrebbero ceduto cocaina a Leonardo Alfano ( arrestato a Partinico nel 2015 con 20 grammi di cocaina) ma anche a Giuseppe Chiavello, Jonny Salerno, Pietro Lo Duca , Alessandro Anello, Gianfranco Di Benedetto e Angelo Cacocciola.
Sempre nel 2015 gli investigatori scoprirono anche un piantagione di cannabis indoro a Giacalone e in quell'occasione arrestarono Domenico Scarantino e Giacomo Di Maio".
Droga e affari, un canale da sempre battuto da Cosa nostra ma in generale dalle organizzazioni criminali.
"Ritengo che da sempre gli stupefacenti - sottolinea Ruperti-sono un introito per le organizzazioni criminali ma è anche vero che in questi anni c'è stata un'attenzione da parte di tutte le Forze dell'Ordine in questo settore. C'è stato raccomandato dalla Procura di tenere d'occhio questo fenomeno e riteniamo di aver dato un duro colpo a queste organizzazione. basti pensare che nell'ultima operazione durante l'estate che ha visto l'arresto di soggetti di Borgonuovo già detenuti e questa, ha portato al sequestro di circa 3000 chili di hashish".
Per quanto riguarda eventuali legami tra queste organizzazioni e Cosa nostra il capo della Mobile ha risposto:"Cosa nostra lambisce il fenomeno, in altri casi è contigua oppure agisce direttamente. sicuramente questi personaggi che ne erano a capo di queste organizzazione sono soggetti che possiamo definire vicini agli ambienti di Cosa nostra".


CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE
Custodia cautelare in carcere:
      DRAGO FERRANTE Salvatore
      LONGO Alessandro
     ANELLO Alessandro,  
     CACOCCIOLA Angelo,
     LO VERSO Tommaso
     FAIA Giuseppe,                                                                                                             
     FUMUSO Francesco Antonino, 
    DE LUCA Giuseppe
    GIUFFRE’ Agostino 
    BRONTE Giuseppe,  
    ESSARRAR Mohammed, 

    URSO Tiziana

    AI DOMICILIARI
      ALFANO Leonardo, di anni 28
      CHIAVELLO Giuseppe, di anni 43
3    D’AMORE Gaetano, di anni 38
     DI BENEDETTO Gianfranco, di anni 29
1    DI MAIO Vincenzo, di anni 33
ì     LO DUCA Pietro, di anni 31
3   LOREFICE Sebastiano, di anni 42
     PASCA Roberto, di anni 41
5  RIO Calogero,di anni 57
    SALERNO Johnny, di anni 24 
   URSO Pasqualino, di anni 47.






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