Latitante sfuggito a blitz antidroga incastrato dalla spesa. Catturato Pietro Luisi e due fiancheggiatori


di Ambra Drago
Era latitante da cinque mesi Pietro Luisi originario del quartiere di Santa Maria di Gesù e diventato elemento di spicco del mandamento di Brancaccio, arrestato oggi dagli uomini della Catturandi della Squadra Mobile di Palermo su un'inchiesta diretta dalla Procura Distrettuale Antimafia.Era riuscito a sfuggire all'operazione "Maredolce2" e poi ad un'ordinanza notificata dai carabinieri.
L'uomo nel tempo si era specializzato nel traffico di stupefacenti, diventando punto di riferimento per Cosa nostra e nello di congiunzione con i trafficanti calabresi. In questi mesi gli uomini guidati da Rodolfo Ruperti, capo della Squadra Mobile di Palermo, avrebbero documentato anche una trattativa condotta in prima persona dal latitante con la famiglia Barbaro di Platì e che riguardava  l'importazione nel capoluogo siciliano di una grossa partita di cocaina.

A tradire Luisi sarebbe stata la spesa acquistata dalla sua ragazza e che gli investigatori avrebbero monitorato.
Sembra che attraverso la carta del reddito di cittadinanza 
( intestata alla madre ragazzo) sarebbero stati acquistati in due centri commerciali generi alimentari in grande quantità  e tra questi ben otto casse d'acqua. Questo avrebbe insospettito gli investigatori che pedinando l'auto della giovane avrebbero visto consegnare la spesa in un palazzo vicino a quello di via Rocco Jemma, dove è stato catturato il latitante.I sacchetti venivano  trasferiti in un carrello guidato da una persona che entrava nel palazzo di otto piani, con all'interno ventiquattro appartamenti, consegnava il primo quantitativo  per poi ripetere una seconda volta lo stesso iter.Un via vai strano che avrebbe portato gli uomini della Catturandi a fingersi inquilini,  una volta entrati nel palazzo avrebbero iniziato il controllo dei diversi appartamenti concentrandosi tra il quarto e il quinto piano.
A incuriosire gli investigatori sarebbe stato l'appartamento del quarto piano, ovvero quello abitato da Gioacchino Cusimano di 56 anni e dal figlio Eros di 28 anni. Tra l' altro sembra che Luisi avesse in precedenza dei rapporti proprio con il giovane Cusimano. Dopo vari appostamenti gli uomini della Mobile hanno individuato insieme ai Cusimano la presenza di una terza persona  ed era proprio Luisi.
Così alle sei del mattino è scattato il blitz che ha portato alla cattura  del latitante e dei suoi fiancheggiatori.
Luisi dovrà  rispondere come già previsto nella prima ordinanza risalente al mese di luglio, del reato di traffico di stupefacenti aggravato dalla modalità mafiosa, mentre i Cusimano di favoreggiamento.

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