Shopping compulsivo

di Giuseppe La Manna
Ci avviciniamo alle feste di Natale e già cominciamo a pensare quali regali comprare ai nostri amici o ai nostri cari. Ma, a quanto pare, a causa del consumismo sfrenato che si va diffondendo sempre di piu’, si puo’ dire che Natale è tutto l’anno.
Un po’ per le offerte dei negozi che offrono sconti al 50% ogni settimana, un po' per il Black Friday che da “Venerdì Nero” è diventato “Mese Nero”, il consumatore è convinto di fare affari e comprare merce sottocosto tutti i giorni dell’anno. In questo modo rischiamo di ammalarci della sindrome da acquisto compulsivo. Si tratta di un disturbo del controllo degli impulsi. Le persone che presentano questo disturbo, soprattutto donne di giovane età, inizialmente comprano per il piacere che si ricava da un nuovo acquisto, in seguito questo piacere si trasforma in uno stato di tensione crescente, ed il desiderio di comprare diventa un impulso irrefrenabile. Gli psicologi ne parlano come di una patologia, una "dipendenza senza prodotto" o anche "una tossicodipendenza senza droga". Questa patologia consiste in un’ossessione per gli acquisti, un bisogno di fare delle spese frequenti e ripetute di oggetti spesso inutili e che superano le proprie capacità finanziarie. Forse questa dipendenza è sintomo di una depressione latente. I soggetti che soffrono di questa dipendenza cercano negli acquisti una consolazione al loro malessere ed attribuiscono agli oggetti acquistati delle virtù incredibili. Ma presto il momento d'esaltazione è seguito dalla delusione. Si ricomincia la ricerca sfrenata dell'oggetto dei desideri su internet e inizia un circolo vizioso difficile da eliminare. Le conseguenze possono essere molto gravi. Si va dai problemi di tipo economico con indebitamento eccessivo, ad una grande sofferenza psicologica con notevoli sensi di colpa. Siamo passati all’Iper-consumismo. Ci compriamo un capo che indossa la star di turno, un cellulare che scatta foto a una risoluzione sempre maggiore. C’è sempre la tentazione di comprare nuove cose per stare al passo con le tendenze del momento. Non abbiamo più bisogno di muoverci per fare spese: basta un solo clic, davanti allo schermo e senza dover metter fuori il portafoglio, possiamo comprare un intero negozio on-line. Inoltre il governo ci invita a pagare con la carta di credito, un motivo in più per non renderci conto di quanto spendiamo. Carte di credito, pagamenti on-line, assegni sostituiscono molto spesso le banconote. In questo modo diventa difficile prendere coscienza di quanto si spende realmente. Da un’indagine risulta che circa l’8% della popolazione italiana soffre della sindrome da shopping e il 90% è costituito da donne. Le principali spese compulsive riguardano gli abiti, le scarpe, i gioielli e i prodotti di bellezza. Per chi non lo sapesse in Europa, c’è un giorno dedicato al “non-acquisto”: l'ultimo sabato del mese di novembre. Pero’ penso che non serva a molto non comprare per un giorno se spendiamo soldi per il resto dell’anno! Usciamo a fare un giro per i negozi senza soldi né carta di credito, ma per il semplice piacere di una passeggiata. Prima di comprare aspettiamo un po’ di giorni per capire se l’oggetto del desiderio ci manca realmente o se il desiderio è passato. Se il desiderio è passato stiamo migliorando.

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