“Maria Teresa Monteleone: Salviamo il Festival” 

di Grazia Gulino
Salviamo la canzone dall’ignominioso degrado Palermo - “Nessuno vuole essere il novello Catone il Censore ma a tutto c’è un limite. Un limite oltre il quale un paese civile non può permettersi di andare”. Sono le parole di Teresa Monteleone, Presidente del Dipartimento Regionale delle Pari Opportunità e componente del Dipartimento Sanità e Scuola, settori questi ultimi che hanno connotato anche la sua vita professionale.
Da sempre impegnata in politica, in prima linea e dietro le quinte, ha contribuito con “passionale impegno”, con Liberi e Uguali e Cento Passi, di cui è stata candidata alle ultime regionali, alla fondazione del Partito Articolo Uno Sicilia. Il nuovo incarico viene fuori dalla convocazione della Direzione regionale, riunitasi ad Enna lo scorso 17 gennaio. Avvezza all’impegno politico indefesso si è immediatamente attivata, come politico, come professionista e come donna, per esprimere il profondo dissenso per una scelta deprecabilissima, diseducativa e profondamente offensiva per l’intera società civile: la partecipazione di Junior Cally a Sanremo. “Non è ammissibile – afferma con veemenza la Monteleone- che in una chermesse canora che ha rappresentato, per ben 70 anni, la storia della canzone italiana, si permetta l’esibizione di un rapper la cui canzone è, solo ed esclusivamente, il concentrato di un turpiloquio inneggiante alla violenza di genere. Tutti abbiamo il dovere di mobilitarci per impedire ciò, e plaudo al dissenso venuto fuori anche dal mondo della scuola, e mi auguro che i vertici RAI si rendano conto dell’abbaglio che rischiano di prendere. Mi appello agli organismi di controllo, affinché adottino adeguate misure e non mostrino ipoacusia al riguardo. È vero che viviamo in un paese in cui vige la libertà d’espressione ma questa non deve essere lesiva della dignità di alcuno.” Certamente il grido della Monteleone è assolutamente condivisibile. Viene da chiedersi come sia possibile che la Rai, attenta al rispetto dei codici che sottendono alle programmazioni, promotrice di programmi altamente educativi, programmi culturali di spazi mentali straordinari, possa far passare sotto silenzio la manifesta disapprovazione che da ogni parte si è sollevata. Grazia Gulino                     

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