Dodici femminicidi dall’inizio dell’anno, cinque donne uccise in soli due giorni, sei in una settimana, più il cadavere di una donna ritrovato dopo mesi dall’assassinio. I numeri segnalano un’urgenza riportata da più di una relazione di apertura dell'anno giudiziario, dalla Sicilia alla Lombardia: ecco perché se è certamente utile proteggere le vittime, per affrontare il problema serve intervenire anche verso i maltrattanti. Non è l’anno zero e il percorso formativo proposto per la prima volta a Palermo fa tesoro delle analisi e dei risultati di chi sia in Italia che in Europa ha cominciato ad interrogarsi sul metodo oltre che sul merito della questione e ha elaborato strategie e programmi di training.
“Un altro me”, il cui ultimo modulo si sviluppa il 6 e il 7 febbraio proprio a Palermo, all’Hotel Centrale Palermo in Corso Vittorio Emanuele, 327), è nato dall’incontro di due progetti dedicati alla prevenzione primaria nelle scuole e terziaria nei confronti dei maltrattanti autori violenza di genere; progetti finanziati dal Dipartimento delle Pari Opportunità di cui l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna per la Sicilia è partner, ovvero il PROGETTO “MESSAGGIO CORRETTO” e il PROGETTO “C.I.MA. Centro di Interventi per la prevenzione e la presa in carico di uomini Maltrattanti”, promossi rispettivamente dalla Coop Nuovi Sviluppi e dalla Fondazione Progetto Legalità onlus (il primo) e dalle Associazioni Centro di Accoglienza Padre Nostro e il Telefono Arcobaleno di Siracusa (il secondo).
Uno degli obiettivi è uno studio sulla comunicazione, sulla responsabilità degli operatori della comunicazione, sulla replicazione di stereotipi e sulla incentivazione delle modalità corrette. Ecco perché il progetto Il Messaggio Corretto sviluppa anche un’azione di formazione rivolta ai giornalisti e alle scuole. Al liceo Ferrara di Palermo sono cominciati i primi laboratori rivolti a cinque classi, multiculturali, per lavorare ai contenuti di una campagna di comunicazione sociale con gli stessi ragazzi e motivare chi è incline alla violenza a cambiare il proprio comportamento.
Uno degli obiettivi è uno studio sulla comunicazione, sulla responsabilità degli operatori della comunicazione, sulla replicazione di stereotipi e sulla incentivazione delle modalità corrette. Ecco perché il progetto Il Messaggio Corretto sviluppa anche un’azione di formazione rivolta ai giornalisti e alle scuole. Al liceo Ferrara di Palermo sono cominciati i primi laboratori rivolti a cinque classi, multiculturali, per lavorare ai contenuti di una campagna di comunicazione sociale con gli stessi ragazzi e motivare chi è incline alla violenza a cambiare il proprio comportamento.
IL PROGRAMMA
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