Rap chiede un aumento della Tari? Assurdo, se in questa città allo stremo presto scompariranno anche i rifiuti

di Giancarlo Drago
Mentre la Rap stenta a garantire i servizi essenziali, ovvero lo svuotamento dei cassonetti e la raccolta differenziata, causa cronica e aggravata mancanza di personale, si torna a parlare di aumentare le tariffe della Tari. L’azienda chiederebbe infatti un aumento medio di 96 euro a cittadino: un onere che passerebbe quindi da 360 a 456 euro a testa. E da subito.In pratica una crescita della tassa dei rifiuti di 29 milioni di euro rispetto al 2019, per un ammontare complessivo che passa da 108 milioni a 137.
E’ quanto chiede chiede la Rap per coprire i costi dei viaggi dei rifiuti, con la spazzatura che dalla scorsa estate, da quando Bellolampo ha chiuso perché satura, viene trasportata ogni giorno verso le discariche della Sicilia orientale. 
Tutto questo a fronte di un tasso di assenteismo giornaliero di oltre un terzo dei dipendenti dell’azienda, determinato dal ricorso alla legge 104 (che il decreto Cura Italia ha esteso da 3 a 12 giorni al mese), malattie, maternità, congedi, sospensioni e assenze per altri motivi .
Senza contare che sono stati sospesi i servizi non essenziali, dallo spazzamento delle strade ai centri comunali di raccolta, mentre la chiusura di ristoranti, bar e negozi ha ridotto il notevole carico della raccolta porta a porta.

C’è da dire, comunque, che qualche disagio è stato dovuto anche alla mancanza di mascherine rese necessarie dal coronavirus, anche se i lavoratori denunciavano da mesi la carenza di tute, scarpe, mascherine e guanti, che non venivano forniti nella quantità necessaria a chi lavora in strada.

Ma l’incapacità del Comune ad affrontare tempestivamente, mettendo sotto pressione la Regione, il problema della discarica di Bellolampo - storico e preventivabile – e ancor più la beffa del l’amministrazione Orlando che al fallimento dell’ Amia ha sostituito una Rap avviata inesorabilmente sulla stessa strada, non può essere addebitata ancora una volta ai cittadini palermitani.

La situazione economico-sociale della città, in questi giorni di pandemia, sta emergendo drammaticamente. E i prossimi mesi fanno temere il peggio.
Se a Palazzo delle Aquile qualcuno pensa che si possa aumentare qualcosa oggi, questa è solo la paura e la disperazione. La mancanza dei consumi, d'altronde, dovrebbe aiutare comunque i conti della Rap, perché i rifiuti, lentamente, scompariranno.

Nessun commento:

Posta un commento