Tangenti per appalti del Genio civile: 11 arresti. Coinvolti un funzionario a Messina e un dirigente a Trapani

La polizia tra Messina e Trapani ha arrestato 11 persone (tre in carcere e otto ai domiciliari) accusate di corruzione, rivelazione di segreto d'ufficio e fittizia intestazione di beni. In particolare i destinatari di una misura di arresti domiciliari sono un funzionario del Genio Civile di Messina e un dirigente del Genio Civile di Trapani, quest'ultimo avrebbe intascato mazzette dall’imprenditore messinese quando si trovò a fare il direttore dei lavori dell’appalto per il dragaggio del porto canale di Mazara del Vallo, un’opera dal valore di  800 mila euro.
L'indagine prende il via la notte di Capodanno del 2019, quando la saracinesca di una tabaccheria del quartiere Camaro di Messina viene danneggiata con colpi di arma da fuoco. Una intimidazione, secondo gli inquirenti, a scopo estorsivo. Partono così gli accertamenti che svelano un sistema di corruzione che coinvolgeva uffici pubblici come il Genio Civile della Città dello Stretto. 


E nell'inchiesta ci sarebbero quattordici, indagati. In corso di esecuzione inoltre il sequestro preventivo del complesso di beni e utilità di una società.E c'è anche un autista giudiziario in servizio al Tribunale di Messina tra gli arrestati . L'uomo, a cui sono stati dati i domiciliari, è accusato di rivelazione di segreti d'ufficio. In cambio di favori a una persona a lui vicina avrebbe dato a uno degli indagati informazioni su indagini in corso e sui movimenti di un magistrato.

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