Gli italiani chiedono fatti: 25 aprile rivoluzionario, per mantenere viva la memoria

di Adriana Barbera 
In occasione del 25 aprile si festeggia la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista, periodo come insegna la storia, che ha causato tantissimo dolore, pertanto questa data è diventata simbolo e memoria di un vittorioso momento storico, che ha completamente rivoluzionato gli andamenti politici della nostra nazione. Oggi più che mai, in questo forte momento di crisi e sconforto il 25 aprile dovrebbe essere simbolo di una Italia unita, che non si piega a niente e nessuno, l’Italia per la quale chi ci ha preceduto ha donato la vita portando speranza nel cuore degli italiani.
La festa della liberazione, divenuta ormai una festa nazionale della repubblica italiana è stata e dovrà continuare a essere una personificazione per la nazione, un giorno da custodire nella memoria e da tenere vivo nei cuori. Gli italiani non rinunciano a festeggiare la ricorrenza e se quest’anno non è stato possibile assistere al corteo nazionale e al discorso del Presidente della Repubblica, gli italiani hanno deciso di mostrare la loro appartenenza alla patria esponendo sui balconi la bandiera italiana. Con l’arrivo del COVID-19 tutti gli italiani si sono mostrati solidali tra loro con cartelli con la ormai famosa frase “andrà tutto bene” , con catene di solidarietà e donazioni economiche per portare aiuti concreti per chi ne ha più bisogno; ma a distanza di poco più di un mese, sembra quasi essere stato messo tutto in secondo piano, basta scorrere le pagine web, per imbattersi in banali discussioni e distinzioni tra nord e sud, come se non si appartenesse tutti alla stessa nazione. Ma ciò che più preoccupa, non sono solo le piccole discriminazioni che saltano subito all’occhio tra i vari utenti internet, la vera problematica alla quale è importante dare il giusto peso sono le parole selettive e spesso offensive utilizzate da personaggi pubblici appartenenti al mondo giornalistico e al mondo dello spettacolo, dunque personaggi i quali dovrebbero essere un esempio per il paese, ma che di fatto non lo sono e con le loro parole creano un divario incolmabile tra nord e sud Italia . A ciò si aggiungono le decisioni finanziare anche quelle discriminatorie sulle quali ormai diventa quasi impossibile sorvolare, ci basti pensare che se pur trattandosi di una bozza, il governo su carta intestata della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha illustrato la strategia di rilancio dell’economica cercando di escludere i vincoli del piano di spesa per il Mezzogiorno. Pare evidente che ad oggi non basta sentirci italiani, non basta festeggiare delle ricorrenze le quali hanno un valore inestimabile per la nostra nazione, occorre quindi dimostrare che l’Italia è davvero unita, che l’Italia libera da pregiudizi e dal divario nord-sud esiste ma è fondamentale dimostrarlo con i fatti, è necessario che una giornata dal significato cosi imponente possa essere festeggiata senza che possa esistere alcuna discriminazione territoriale o economica in quanto l’Italia è, e dovrebbe continuare ad esse una e una sola. L’Italia unità che hanno tanto sognato i nostri predecessori, ai quali oggi noi dobbiamo la nostra esistenza e la nostra libertà.

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