“La memoria del Jazz per l’archivio del Brass”

La Fondazione The Brass Group lancia un appello per non dimenticare mezzo secolo di storia. Un appello rivolto alla comunità, agli amanti della musica jazz, la musica dell’improvvisazione che ha caratterizzato da sempre la nostra terra ed in particolare la nostra città. La Fondazione the Brass Group crede molto nel bene comune e nella cultura come veicolo principale di rinascinata grazie alla musica, e crede anche nella memoria, nel vissuto quale sedimento della narrazione culturale di una comunità, di un patrimonio collettivo. Per ciò il Brass si rivolge alla comunità per creare ed ampliare, gli “archivi musicali del secondo novecento” ai quali Palermo ha certamente contribuito in modo incisivo e peculiare. Con questo intento, il Brass chiede a chiunque abbia conservato e custodito nel proprio cassetto una foto, un video, un poster o semplicemente un autografo chiesto durante le stagioni concertistiche realizzate dal Brass nell’arco dei quasi 50 anni di attività di produzioni musicali. Recuperare la memoria vissuta grazie alla musica jazz, grazie e a disposizione della collettività, questo è lo scopo del Brass che opera dal 1974 in varie forme fino alla recente costituzione di una Fondazione realizzando oltre 4000 concerti. Nel tempo, fino ad oggi, diversi esibizioni sono state registrate per gli Archivi Sonori del Brass e solo un decimo di questi sono stati digitalizzati per la fruizione da parte di soggetti terzi. Durante i concerti accanto ai musicisti, giornalisti e fotografi hanno documentato gli eventi, al punto da produrre una raccolta testimoniale testuale e fotografica ed anche il pubblico o gli stessi abbonati. Ed è a tutti loro che il Centro Studi della Fondazione si rivolge per ampliare il proprio Archivio Fotografico attivato grazie alla donazione delle immagini di Luigi Giuliana con pellicole in bianco e nero e di Lucio Forte in digitale.
Con questo obiettivo il Centro Studi della Fondazione The Brass Group, diretto dall’arch. Domenico Cogliandro attiva una richiesta spontanea aperta a semplici fruitori, giornalisti, fotografi, cineoperatori, o loro eredi, che abbiano conservato, raccolto, ereditato, ritrovato immagini o registrazioni sonore, su qualunque supporto, anche non professionali, relative alle attività concertistiche realizzate tra il 1974 e il 2014 dal Brass. Il Brass propone due possibilità di collaborazione: la donazione fisica del fondo (che, negli archivi, prenderà il nome dell’estensore, del donatore o della famiglia) oppure il prestito temporaneo del materiale, per effettuarne copia con le strumentazioni adatte e successivamente restituire al donatore i materiali originali a fronte di un certificato di autenticità. Contestualmente il Brass è disponibile ad accogliere qualunque altro materiale possa essere utile a diventare patrimonio della collettività (libri, riviste, dischi in vinile e qualunque altro supporto, nastri magnetici, audiocassette, registrazioni filmiche e audiovisive, manifesti, autografi, documenti vari). Per ogni donazione o prestito temporaneo, in accordo con l’ufficio biglietteria, il Brass metterà a disposizione un biglietto per assistere ad un concerto.

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