«Infrastrutture unico vero futuro possibile della Sicilia»

«L’infrastrutturazione di una regione così indietro nel tempo come la Sicilia è materia serissima, l’unico vero futuro possibile, su cui si deve ragionare con attenzione e senza pressione alcuna. Vero è che di tempo i siciliani ne hanno avuto per riflettere su come ammodernare, per esempio, una viabilità ottocentesca, ma è altrettanto vero che all’“anno zero” in cui ancora ci troviamo non si possono fare passi falsi dettati da una premura a questo punto del tutto inutile, se non dannosa. L’esortazione a fare in fretta la si riservi - piuttosto! - alla pachidermica macchina burocratica regionale. Peraltro, condividiamo in pieno la visione del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, sulle infrastrutture, considerate strategiche per l’Isola, ritenendo certo giusta la sua recente osservazione sulla pericolosità di ammettere in tutta fretta proposte infrastrutturali negli strumenti che saranno scelti da Palazzo Chigi per rendere operativo il Recovery Fund.
Ovvio come vi saranno pure progetti già esecutivi, anzi già cantierabili per la nostra regione. Penso all’urgenza dell’autostrada Catania-Ragusa, fondamentale anche per il rilancio dell’aeroporto di Comiso, e penso al ponte sullo Stretto, idea insieme romantica e sommamente pragmatica ormai ridotta a barzelletta, ma che forse è l’unica in grado di spezzare definitivamente le catene del sottosviluppo dell’Isola». Dichiarazione di Salvatore Gangi, presidente del Comitato regionale Piccola Industria di Confindustria in Sicilia.

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