Due gli obiettivi della campagna: lanciare un forte messaggio contro la violenza sulle donne che, nei mesi di lockdown, ha visto incrementare i casi di violenza, ma anche sensibilizzare l’opinione pubblica sul difficile momento che stanno vivendo i fiorai italiani privati, causa Covid, delle tradizionali occasioni in cui i fiori non mancano mai. Il contributo dell’Unione Induista Italiana servirà a finanziare 5 corsi di aggiornamento professionale, estratti a sorte, per chi si avvia all’attività.
"L’Unione induista italiana ha scelto di dire no alla violenza con un piccolo gesto: ‘donare un fiore per un fiore’. Un singolo gesto per un duplice valore: difendere il principio della nonviolenza e, nel contempo, essere vicini alla categoria di fioristi che come molte altre professioni trova in questo periodo difficoltà contingenti- commenta - Paramahamsa Svami Yogananda Ghiri, fondatore dell’Unione induista italiana- Ringraziamo di cuore Federfiori per aver sposato con immediatezza e passione questa iniziativa tesa a ribadire l’importanza di valorizzare giornate contro la violenza sulle donne, nella speranza che ogni giorno possa diventare il 25 novembre e sensibilizzare in forma sempre maggiore uomini e donne a difendere la non violenza”.
"Con questa iniziativa vogliamo dare un messaggio forte contro la violenza sulle donne, che passi attraverso la solidarietà e i fiori - commenta il presidente di FederFiori-Confcommercio, Rosario Alfino - La bellezza, la semplicità e la delicatezza di una gerbera rappresentano perfettamente l’universo femminile: il gesto di donare un fiore ad una meravigliosa creatura deve diventare il primo passo per arrivare all’ eliminazione della violenza sulle donne. Federfiori-Confcommercio premierà, grazie al supporto della Unione Induista Italiana, l’impegno di cinque fioristi che aderiranno all’iniziativa “Fiore SOSpeso”, mettendo in palio la partecipazione gratuita a 5 corsi di aggiornamento professionale”.
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