Sinalp Sicilia denuncia la vergognosa odissea degli assistenti all'igiene personale degli alunni disabili

Il Sinalp Sicilia assieme ad altre organizzazioni sindacali è stato convocato in V Commissione del Parlamento Siciliano giorno 9 febbraio per l'ormai annoso problema degli Assistenti all'Igiene Personale degli alunni disabili e degli Assistenti alla Comunicazione ed il loro diritto alla sopravvivenza. Per l'ennesima volta la Regione Siciliana ritorna sul futuro di questi lavoratori che sono stati di fatto abbandonati dalle istituzioni dopo che le stesse istituzioni li hanno formati e preparati professionalmente, investendo anche notevoli somme per dare vita a veri professionisti in grado di saper gestire i nostri ragazzi disabili in maniera ottimale. Questo investimento ha posto la Sicilia tra le migliori regioni italiane per capacità professionale nella gestione della disabilità a scuola, rispettando il diritto costituzionalmente garantito all'integrazione dei nostri giovani. Purtroppo, come troppo spesso succede, la burocrazia ci mette di suo creando storture ed impedimenti che vanificano quanto di buono realizzato. Ancora oggi si pone il problema della gestione del servizio attraverso le ex provincie, i comuni e le cooperative sociali. Questo sistema, da tempo denunciato dal Sinalp, crea una filiera frammentata ed eccessivamente dispersiva che va a scapito dei ragazzi disabili, delle loro famiglie e di conseguenza anche dei lavoratori. Spesso il sistema, a causa del suo alto costo di gestione, non garantisce ai ragazzi disabili la fruizione dell'intero anno scolastico perchè i soldi finiscono prima della fine della scuola o il servizio inizia in ritardo sempre per i soliti impedimenti burocratici. All'interno di questo difficile quadro del settore disabilità scolastica, per farci ulteriormente del male, il Governo Nazionale entra a “gamba tesa” ed interpretando le normative nazionali che sanciscono il diritto all'integrazione sociale e scolastica dei disabili come riportato nell'articolo 13, comma 3 della Legge 104/1992, introduce con il beneplacito di alcune OO.SS. nel CCNL della Scuola la mansione di assistente all'igiene personale degli alunni disabili al personale scolastico ATA. Questa intromissione degli ATA, nella gestione della disabilità in merito all'assistenza ed all'igiene personale degli alunni disabili, ha completato l'opera distruttiva già avviata dalla pletorica gestione del sistema delle Cooperative sociali. Oggi ci ritroviamo il personale ATA che il più delle volte, e per noi correttamente, si rifiuta di svolgere questa delicatissima mansione appellandosi al fatto che il CCNL della scuola riportava la dicitura che stabiliva che tale personale, oltre alle altre mansioni, «poteva pure» svolgere questo tipo di assistenza. L'uso del termine “poteva” fu interpretato quindi nel senso che il singolo collaboratore poteva, appunto, legittimamente rifiutarsi di svolgere quella mansione; interpretazione dal Sinalp sempre condivisa. Per chiarire questa “anomalia” discrezionale a favore del lavoratore il Ministero della Pubblica Istruzione, l’ANCI (Comuni), l’UPI (Province) e alcune Organizzazioni Sindacali, con esclusione delle O.S. Autonome come anche del Sinalp, sottoscrivono un’Intesa il 12 settembre 2000 che invece di chiarire la posizione degli ATA ne complica ancora di più le condizioni. Quindi nasce l'esigenza di emettere una Nota del Ministero della Pubblica Istruzione, prot. n. 3390/2001, che avrebbe dovuto chiarire l’obbligatorietà o la volontarietà delle mansioni del personale ATA in merito all'Assistenza all'igiene personale degli alunni disabili. Ma anche con questo tentativo, la politica e la burocrazia ministeriale, non raggiunge lo scopo prefissato, complicando ancora di più il quadro normativo di riferimento e mettendo nel caos l'intero sistema di assistenza ai disabili. In tutto questo ginepraio di norme e tentativi chiarificatori di una norma nata male e cresciuta peggio, chi ne sta subendo le conseguenze sono in primis i ragazzi disabili ai quali viene negato il loro diritto alla socializzazione ed integrazione, le famiglie che lasciate sole ed abbandonate al loro destino sono costrette ad inventarsi di tutto pur di garantire ai loro figli questo diritto ed infine tutti quei lavoratori che pur avendo speso soldi e tempo per formarsi ed essere preparati professionalmente a gestire condizioni di indubbia difficoltà oggi sono fuori dal mondo del lavoro. Il Segretario del Sinalp Sicilia Dr. Andrea Monteleone ha da tempo proposto, confortato dalla fattibilità dell'Ufficio Legale del Sinalp Sicilia, la costituzione di un elenco, su base provinciale e gestito dalle ASP, di assistenti all'igiene personale degli alunni disabili al quale le loro famiglie possano attingere e scegliere l'assistente più idoneo rispetto alla disabilità da gestire. Le famiglie, fatta la scelta dell'assistente ed ottenuto il relativo voucher, autorizzerebbero la Regione Siciliana a corrispondere tale voucher al lavoratore per tutto il periodo scolastico. Questo sistema razionalizzerebbe la “filiera” operativa, eliminando costi aggiunti che appesantiscono il sistema e umanizzando l'attività di assistenza che, ricordiamoci tutti, è sempre personale e fiduciaria visto che le famiglie debbono affidare i propri figli disabili nelle mani di estranei.
La Segreteria Regionale

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