Dissesto idrogeologico: Raffadali, dopo vent'anni un progetto per l'area di via don Castrenze

A Raffadali, nell’Agrigentino, per il recupero dell’area compresa tra le vie don Castrenze, Belvedere e Cristoforo Colombo il team che si è aggiudicato la progettazione esecutiva è chiamato a mettere in campo tutta la competenza e l’esperienza di cui dispone. La documentazione fotografica, peraltro, parla chiaramente: vecchi edifici disabitati e pericolanti, frane e processi di erosione del versante e una classificazione R4, ossia di rischio molto elevato che, in questo caso, appare addirittura insufficiente. Ma la Struttura contro il dissesto idrogeologico, guidata dal governatore Nello Musumeci, nell’opera di messa in sicurezza del territorio, è abituata ad affrontare ogni genere di emergenza. Come da programmazione, infatti, gli Uffici diretti da Maurizio Croce hanno prima finanziato e ora affidato al raggruppamento di professionisti coordinato dalla Sa&Gi srl Engineering di Agrigento, in forza di un ribasso del 52,5 per cento, le indagini geologiche e i rilievi tecnici dai quali si capirà in che modo procedere alla riqualificazione del sito che versa in stato di abbandono da oltre vent’anni: duemila e cinquecento metri quadrati, complessivamente, colpiti da frane e crolli che si sono succeduti negli anni, aggravando una situazione già drammatica. E’ per questo che si dovrà prima demolire ed eliminare le macerie e, in seconda battuta, avviare il consolidamento vero e proprio con un sistema di paratie a quote differenti, terrazzamenti e un muro in cemento armato. Le risorse finanziarie per l’intervento sono già disponibili e ammontano a circa un milione e mezzo di euro e sono quelle che permetteranno di trasformare quest’area, fortemente degradata, in uno spazio verde da restituire alla pubblica fruizione.

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