Palermo zona rossa e sport all'aperto, Anello (Lega): "Orlando riveda i divieti, servono regole di buonsenso"

"La zona rossa a Palermo così per com'è non va bene, va rivista con buon senso tenendo conto della situazione sociale ed economica in cui la misura va ad attuarsi. Serve programmazione, maggiori regole e meno divieti. Sindaco Orlando: la battaglia contro il covid va vinta accanto ai palermitani, non calpestando i palermitani". A dichiararlo è Alessandro Anello, consigliere comunale della Lega e vicepresidente della commissione consiliare attività produttive. "Oggi la zona rossa - aggiunge Anello - non può essere la stessa di 13 mesi fa, il contesto è totalmente diverso. La consapevolezza nei cittadini è profondamente cambiata. Non bisogna essere strafottenti verso il virus, ma neanche chiudersi tutti in casa in modo assoluto. Prendiamo lo sport: che senso ha danneggiare con la zona rossa le strutture sportive e ricreative della città, i circoli, che possono contare su migliaia di metri quadrati di spazi all’aperto dove poter fare attività fisica in tutta sicurezza? Perché chiudere i parchi cittadini, che potrebbero invece essere messi a disposizione con i dovuti accorgimenti alle palestre e alle associazioni sportive con solo locali al chiuso? Mi auguro che il sindaco Orlando ascolti questo appello - aggiunge il segretario cittadino della Lega - che rappresenta le richieste del mondo sportivo palermitano a partire da Giuseppe Canzone, delegato provinciale del Coni, Oliviero Palma, direttore del Palermo Ladies Open e consigliere del consorzio Palermo al vertice, Marcello Giliberti, coordinatore dei circoli sportivi palermitani, Germano Bondì, presidente dell’Associazione nazionale impianti fitness. Migliaia di volontari, tecnici e istruttori, sono pronti ad essere impiegati per garantire il pieno rispetto delle norme di distanziamento. La salute dei palermitani va tutelata al massimo ma con regole di buonsenso - conclude Anello - i divieti assoluti dettati dall'emergenza di un anno fa oggi non funzionano più".

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