Crisi apicoltura, odg approvato all’Ars. Foti: “Servono contributi, esenzioni fiscali e interventi legislativi”

Sostegno al settore apistico siciliano anche con contributi straordinari ed esenzioni fiscali: è l’impegno chiesto da Attiva Sicilia al governo regionale con un’ordine del giorno approvato oggi all’Ars. “Il settore apistico in Sicilia è in una profonda crisi – afferma Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata regionale di Attiva Sicilia – difficoltà che si porta dietro da diversi anni ma che quest’anno sono state aggravate da una drastica riduzione della produzione di miele, dovuta agli effetti di cambiamenti climatici e uso massiccio di fitofarmaci. Gli apicoltori sono in ginocchio, quindi diventa fondamentale attivarsi affinché il comparto apistico possa essere inserito fra i beneficiari dei contributi PAC previsti nell’ambito del Primo Pilastro e tra le attività beneficiarie delle Misure del PSR a sostegno dell’agricoltura biologica. Servono anche azioni mirate, di carattere legislativo, con sanzioni per limitare l’uso improprio di prodotti fitosanitari. Queste richieste erano emerse nel corso di un’audizione in terza Commissione all’Ars e adesso ci auguriamo che gli assessori Razza e Scilla adottino le necessarie misure che possano avere effetto a breve e a lungo termine”. La Sicilia ha un patrimonio apistico costituito da oltre 2000 aziende censite in Banca Dati Apistica Nazionale, con oltre 140 mila alveari dichiarati, preceduta solamente da Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna come numero di aziende, alveari e miele prodotto, ed inoltre l’apicoltura isolana è al primo posto, con ampio distacco dalle altre realtà nazionali, per quantità di sciami (tra 90 e 120 mila) forniti per l’impollinazione nelle serre.

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