La cittá ricorda l'uccisione del giudice Terranova e del maresciallo della Polizia Mancuso

di Ambra Drago
Sei colpi sparati da due armi differenti, una calibro 38 e una Whinchester uccisero il 25 settembre del 1979 il giudice Cesare Terranova e otto raggiunsero il maresciallo della Polizia, Lenin Mancuso che ferito morì dopo esser stato soccorso .La trappola mortale venne organizzata in via De Amicis. Il giudice e il suo fedele servitore dello Stato furono uccisi all'interno di una Fiat 131 all'incrocio tra via De Amicis e via Rutelli. Il giudice Terranova nato a Petralia Sottana entra in magistratura nel 1946 .Già nel 1958, come giudice istruttore al Tribunale di Patti si occupa di numerosi processi a famiglie mafiose, perseguendo le quali, riuscirà a sostenere con efficacia l’accusa in giudizio della c.d. “Primula Rossa” dei corleonesi, vale a dire Luciano Liggio. Successivamente nel 1972 si candida alle elezioni per il Parlamento nazionale come “indipendente” nelle liste del Partito Comunista Italiano, divenendo Deputato fino al 1979. Nel ruolo di rappresentante parlamentare diventa membro della Commissione Antimafia, potendo così portare la propria esperienza nel congresso nazionale e sollecitando misure rigorose nei confronti della delinquenza mafiosa sempre più arrogante e pervasiva. Dopo l’esperienza parlamentare, Terranova torna a Palermo dopo essere stato nominato dal CSM Consigliere di Corte di Appello.E nel capoluogo siciliano trovò la morte.Intanto gli esecutori materiali e i mandanti della cupola palermitana che diedero l’ordine di eliminare Terranova sono stati assicurati alla giustizia e condannati all’ergastolo dalla Corte di Assise di Reggio Calabria nel 2000.E anche quest'anno i familiari del giudice e del poliziotto insieme alle autoritá civili e militari della cittá hanno voluto ricordare il sacrificio di sue servitori dello Stato con una commemorazione e la deposizione di una corona.

Tra le tante iniziative anche quella organizzata dalla ’”Associazione per onorare la memoria dei Caduti nella lotta contro la mafia” del 25 settembre alle ore 18. Nel Chiostro di San Domenico a Palermo, un recital con brani di musica lirica e popolare. Si esibiranno il violinista Mario Renzi, il soprano Federica Neglia e il baritono Marco Leone accompagnati dal maestro Alessandro Valenza al pianoforte. Al termine seguirà un’azione parlata su testo scritto da Lino Buscemi. La direzione artistica dell’evento è affidata al maestro Salvatore Di Grigoli. Presente il regista Pasquale Scimeca.

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