La donna, avrebbe cercato di opporsi, nulla ha potuto contro la veemenza del suo assalitore che, ha perso il cellulare, cadutogli dalla tasca dei pantaloni e recuperato dagli agenti nel corso del successivo sopralluogo di polizia.
Soltanto quando l’uomo avrebbe abbandonato l’appartamento dopo aver sottratto 300,00 euro circa e la carta del reddito di cittadinanza, la vittima sarebbe riuscita a liberarsi e ad allertare i soccorsi.Ad inchiodare l’uomo è stato il racconto della donna che, a fronte della precauzione del travisamento del volto del suo aggressore, ha ritenuto di riconoscerne il timbro di voce e la corporatura come corrispondenti a quelli di un vicino di casa.
Proprio mentre gli agenti stavano ascolando la vittima ed era in corso una ispezione dell’appartamento da parte di personale del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, il vicino sospettato si è presentato sull’uscio dell’appartamento. L’uomo, fingendo stupore e rincrescimento per quanto occorso alla vicina, ha mostrato la tessera del reddito di cittadinanza, raccontando di averla trovata poco prima per strada. Altrettanto inverosimile ed addirittura ancor più fantasiosa la ricostruzione offerta ai poliziotti in merito alla presenza del suo cellulare nell’appartamento teatro dell’aggressione. E così con questi elementi di prova i poliziotti lo hanno arrestato.
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