Sequestro di beni a un imprenditore alcamese del settore degli appalti e della formazione professionale

Sequestro beni anticipato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale alla sede nei confronti di un imprenditore del settore degli appalti pubblici e della formazione professionale. Dalle indagini sarebbe emerso una un giudizio di pericolosità sociale di tipo “qualificato” includendo lo stesso nella categoria degli indiziati di appartenere all’associazione di tipo mafioso di cui all’art. 416 bis c.p..Inoltre le indagini avrebbero permesso di riconoscere l'imprenditore quale dominus di un sodalizio criminoso idoneo al conseguimento di illeciti profitti derivanti da finanziamenti pubblici previsti in favore della formazione professionale e da pubbliche erogazioni ottenute grazie alla commissione di truffe e di illecite distrazioni patrimoniali poste in essere con la rete di società da lui gestite. In particolare, in sede investigativa erano state ricostruite alcune aggiudicazioni pubbliche a seguito delle quali doveva essere versata alla famiglia mafiosa di riferimento una percentuale fissa del 2 % rispetto al prezzo corrisposto dall’ente pubblico. Per tali ipotesi di reato nel maggio del 2016 è stato arrestato arresto e successivamente rinviato a giudizio. Tra i beni sottoposti a sequestro su disposizione della Direzione Investigativa Antimafia ed il Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Trapani del valore complessivo stimato in circa 2,5 milioni di euro 6 compendi aziendali operanti nel settore della formazione professionale, edile e del commercio, il 50% delle quote di 1 società immobiliare, 4 immobili e 6 rapporti finanziari.

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