Elezioni Comunali - Sinalp Denuncia Inefficienza, Incapacita' Ed Arroganza Della Politica Nella Gestione Di Palermo

Inizia il nuovo anno 2022 ma tutte le discrasie accumulate negli anni, per l'inefficienza, incapacità ed arroganza della classe politica che governa da oltre un ventennio Palermo, sono rimaste integre ed incancrenite. Il 2022 è l'anno del rinnovo del Governo della Città di Palermo e le “forze” politiche iniziano ad arrotare le loro “armi” per conquistare il fortino di Palazzo delle Aquile. Già da qualche mese sono iniziati a circolare nomi di probabili candidati a sindaco più o meno impresentabili con proclami e ricette in grado di risolvere “sic et simpliciter” tutti i mali che affliggono Palermo. Ci chiediamo dove erano questi “novelli salvatori della patria” durante questo deleterio quinquennio di gestione della quinta città d'italia?. In special modo ci chiediamo, tra quelli che sono attualmente al governo cittadino, cosa hanno fatto per evitare questa deriva distruttiva e vergognosa di una Città che fu Capitale per più di 700 anni?.
Da tempo come Sinalp ed assieme ad altre OO.SS. ed associazioni sociali cittadine denunciamo l'abbandono di Palermo al suo triste destino, e mai abbiamo ricevuto alcuna risposta a tutti in nostri dubbi da parte di chi sta amministrando questa città. Come O.S. ci confrontiamo giornalmente con i cittadini di Palermo ed ascoltiamo le loro opinioni sulla gestione orlandiana della città. Spesso ci troviamo davanti a cittadini inferociti per la incapacità di questa giunta comunale di saper programmare anche semplici interventi di manutenzione cittadina. Orlando sarà ricordato dai cittadini come quello che ha concentrato tutti i suoi sforzi esclusivamente sulla realizzazione della rete tram e peggio ancora delle piste ciclabili, spacciando questi due interventi come la panacea di tutti i mali di Palermo. Ma questi mali, per i cittadini, sono rimasti irrisolti ed anzi incancreniti. Oggi si parla sempre più insistentemente della cessione della quota azionaria del Comune di Palermo nella Gesap spa che gestisce l'Aeroporto, per poter ripianare parte dei debiti comunali. Azione sconsiderata che toglierà un ruolo importante alla città nella gestione e programmazione dei flussi turistici del territorio, aggravandone sempre più la crisi economica che la attanaglia. Da tempo come Sinalp denunciamo, senza ricevere alcuna risposta, lo stato di abbandono di via Roma ed abbiamo anche proposto delle soluzioni che potrebbero risollevarne le sorti. Abbiamo chiesto in passato che il Piano Commerciale del Centro Storico venga rivisto affinchè i grandi edifici, in esso presenti, possano ritornare ad essere riferimenti commerciali ed economici per il territorio. Abbiamo più volte chiesto che si creasse un percorso più agile e veloce per il cambio di destinazione urbanistica degli uffici in unità abitative avendone i requisiti strutturali, affinchè il comparto immobiliare possa essere rivitalizzato facendo ritornare la gente a vivere nel centro storico. Ci chiediamo anche come mai con i fondi per la realizzazione delle ormai “famigerate” piste ciclabili non si è approfittato, nel presentare i progetti per la loro posa in opera, di includere la necessità di asfaltare le strade di Palermo che ormai fanno una “grintosa e vincente” concorrenza anche alle trazzere di campagna? Da tempo denunciamo lo stato di abbandono di interi quartieri che si ritrovano sommersi da spazzatura e rifiuti ingombranti lasciati per mesi agli angoli delle strade, senza che nessuno delle ex municipalizzate e della giunta comunale se ne accorga o ritenga corretto interessarsi per la loro rimozione. Da ormai oltre 20 anni si parla sempre, e purtroppo soltanto, della pericolosità e fatiscenza dei ponti “Corleone” ed “Oreto”, ponti che uniscono le due parti della città. Chi ha governato in maniera quasi ininterrotta Palermo, probabilmente, non ha mai ritenuto opportuno intervenire in maniera concreta per il loro risanamento. Oggi grazie a questo “altruistico” disinteresse, la Città è spaccata in due ed i cittadini vengono violentati giornalmente costringendoli ad ore ed ore di traffico ed inquinamento annullando completamente un seppur minimo livello di qualità della vita in città. Apprendiamo da diversi quotidiani di intercettazioni telefoniche su presunti tentativi “fantasiosi” della Giunta Orlando di “riordinare” i conti ed i relativi bilanci. Tentativi questi che presumibilmente prevedevano di scaricare le colpe di ammanchi contabili, disordini nella gestione dei tributi e mancata loro riscossione, su precedenti giunte di governo comunale. Queste azioni, se confermate dalla Giustizia amministrativa e penale, dimostreranno per l'ennesima volta che Palermo è prigioniera di una accozzaglia di personaggi ignoranti, incompetenti ed arroganti. Un mix esplosivo che genera come unico risultato la distruzione del sistema sociale ed economico di Palermo.
Come Sinalp chiediamo a tutti coloro i quali ritengono di avere le capacità necessarie a gestire e far crescere Palermo, di far sapere ai palermitani quali saranno le azioni che vorranno proporre per risolvere in tempi veloci e non biblici i problemi di urgentissima evidenza per evitare la distruzione totale della città. I Palermitani sono stanchi di subire questa arroganza politica che sta portando alla morte questa bellissima città. La Direzione Regionale Dr. Andrea Monteleone. Il 2021 ormai è arrivato alla fine, tra un mese e mezzo saremo già nel 2022 ma la Sicilia continua ad arrancare nella palude del precariato. Il Governo Musumeci, con un atto di coraggio, nell'approvare la legge finanziaria regionale per gli anni finanziari 2021, 2022, e 2023 ha inserito l'ormai famoso art. 36 prevedendo la stabilizzazione dei lavoratori ASU che da 24 anni vengono sfruttati dalla pubblica amministrazione e pagati con un miserabile assegno sociale di circa 590 euro.  Ma pur dando atto che il Presidente Musumeci ha voluto, per la prima volta in 24 anni di passati Governi, risolvere questa vergognosa piaga, oggi ci ritroviamo alla fine del primo anno finanziario previsto dalla Legge Regionale n. 9 del 15 aprile 2021 e non sappiamo ancora come e quando finirà lo scontro tra Regione e Stato sull'art. 36. Il Segretario Sinalp Sicilia Dr. Andrea Monteleone invita tutti gli attori di questa assurda commedia ad assumersi le loro responsabilità e di prendere una decisione in merito all'agognata stabilizzazione degli ASU. Non è assolutamente concepibile che il Governo Draghi tergiversi e non dia alcuna spiegazione in merito agli ASU Siciliani, ma è altrettanto inconcepibile assistere ad una Regione Siciliana che non ha il “coraggio” di affrontare il Governo Nazionale facendo valere le prerogative insite nell'Autonomia Costituzionale Siciliana. Presidente Musumeci faccia valere il peso della Sicilia in questa Italia che sembra sempre più lontana dalle esigenze e dal senso di giustizia reclamato a gran voce da tutti noi. Quando l'Art. 36 è stato impugnato, il Sinalp, assieme ad altre OO.SS., ha chiesto, nell'attesa che si risolva la questione delle competenze Stato/Regione, che venisse riconosciuto agli ASU in incremento orario per gratificarli, in piccolissima parte, per tutto quanto fatto in questi 24 anni di sfruttamento e ribadiamo a tutti noi che ormai tantissimi Comuni si reggono e possono erogare servizi ai cittadini, solo grazie alla presenza degli ASU negli uffici ormai svuotati di personale. Di questa nostra richiesta ancora oggi non si ha notizia ma apprendiamo che l'Assessore Scavone ha inserito un emendamento nel Disegno di legge che razionalizzerà la parte economica della Finanziaria Regionale per poter erogare un “bonus” di circa 1.000 euro ad ogni lavoratore ASU. Questo emendamento lo accettiamo come un primo e tangibile passo, nei confronti di tutti gli ASU, da parte del Governo Regionale. Ma riteniamo che questo agire non debba assolutamente distogliere tutti noi dall'obiettivo principale che è e resta la Stabilizzazione, e non dovrà comunque essere sostitutivo di una integrazione oraria chiesta da più parti. Come Sinalp Sicilia, mesi fa, abbiamo organizzato una conferenza stampa invitando il Presidente della Commissione Bilancio On. Savona, che, accettando l'invito, ha tranquillizzato i rappresentanti ASU invitati sulla reale copertura economica necessaria alla loro stabilizzazione. La copertura economica c'è e permetterà all'intero bacino ASU di poter tranquillamente raggiungere il diritto alla pensione. Prendendo atto di questa dichiarazione e visto che il bonus inserito nel disegno di legge proposto a favore degli ASU avrà un costo sulle casse della Regione di circa 5 milioni di euro e visto che per il 2021 la copertura economica prevista era di 10 milioni di euro, come Sinalp invitiamo il Presidente Musumeci e l'Assessore Scavone a programmare un ulteriore “bonus” di altri 1.000 euro per ogni lavoratore ASU da erogare nei primissimi mesi del 2022 utilizzando per intero la copertura economica del primo anno di stabilizzazione, venuta meno a causa dell'impugnativa dello Stato Italiano e sempre nell'attesa di dirimere la questione “competenza” tra Stato e Regione. LA Segreteria Regionale Dr. Franco Lipari

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