Il gruppo Bmw ha venduto lo scorso anno 2.521.514 auto in tutto il mondo (+8,4% rispetto al 2020) con un utile netto al
nuovo massimo storico con 12,463 miliardi di euro.
Nel totale delle vendite sono inclusi anche 100.000 modelli elettrici, con una quota che è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente.
Questi i dati positivi annunciati nell’annuale conferenza della casa di Monaco, anche se le previsioni per il futuro sono un po’ caute. Nel 2022 infatti, nonostante i primi due mesi siano stati positivi, con risultati migliori rispetto allo stesso periodo del 2021, grava l’incognita della guerra in Ucraina, che sta avendo effetti pesanti sugli impianti a causa della mancanza di importanti componenti realizzate in quel paese oltre che al perdurare della carenza di chip. E anche il continuo aumento dei costi dell’energia e delle materie prime potrebbe contribuire a frenare le previsioni di crescita. Intanto si cerca di ridurre al massimo l’impatto negativo diversificando le tecnologie e i fornitori e aumentando il riciclo delle materie prime.
Per quanto riguarda il futuro, Bmw conferma l’obiettivo di vendere almeno 2 milioni di elettriche entro il 2025 e di arrivare alla quota del 50% di veicoli ad emissioni zero entro il 2030, anno nel quale tutte le nuove Mini e Rolls-Royce saranno BEV. Inoltre tutti gli stabilimenti diventeranno iFactory, ovvero impianti iperconnessi e sempre più ecosostenibili, tra cui quello principale di Monaco e quello di Debrecen (Ungheria), che aprirà nel 2025.
Un punto di forza nei prossimi anni sarà comunque la digitalizzazione, per cui l’esperienza d’acquisto si sposterà sempre di più sui dispositivi mobili, tanto che il gruppo si aspetta di vendere almeno il 25% di auto direttamente online nel 2025, rafforzando il ruolo delle concessionarie come centrale per il confronto tra il marchio e i clienti e per i servizi di officina.
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