Giovani professioniste supportano la crescita personale e professionale di giovani donne. A Borgo Vecchio nasce “Women in action”

Orientamento al lavoro, tirocini retribuiti, supporto psicologico, supporto allo studio per il conseguimento della licenza media, laboratori di narrazione attraverso foto e video, di espressione corporea e danza. A Borgo Vecchio parte un nuovo progetto gestito dall’associazione di promozione sociale Per Esempio Onlus, costruito da un’équipe di giovani professioniste e rivolto alle giovani donne del quartiere. Si chiama “Women in action”, il suo obiettivo è supportare le ragazze di età compresa tra i 14 e i 30 anni nel costruire la propria strada ed è finanziato da “Alliance for Gender Equality in Europe”, organizzazione internazionale che sostiene piccole realtà associative che si occupano di empowerment di genere, grazie al supporto di sponsor di rilievo tra cui Chanel e L’Oréal Paris. Ieri, 7 marzo, la presentazione del progetto in via Corselli a Molo 10 ha segnato l’avvio delle attività, ha visto la partecipazione dell’assessora alla Cittadinanza solidale Cinzia Mantegna e della consigliera comunale Valentina Chinnici ed è stata parte delle iniziative promosse da Non una di meno Palermo verso lo sciopero globale femminista e transfemminista dell’8 marzo. «Dopo dieci anni di intenso lavoro nel quartiere, oggi riusciamo finalmente a dare continuità a un percorso avviato con la comunità che si era interrotto bruscamente negli ultimi mesi a causa della pandemia e della mancanza di fondi – spiega Martina Riina, project manager di Per Esempio Onlus e coordinatrice del progetto. – Siamo felici di poter tornare a Borgo Vecchio, nonostante le gravi carenze strutturali e istituzionali, prima fra tutte la mancanza di uno spazio fisico in cui lavorare. Infatti il progetto è stato presentato per strada, grazie all’accoglienza degli abitanti del quartiere che ci hanno fornito supporto logistico aprendo le porte di casa loro». Una carenza di supporto istituzionale colmata dalla generosità di un pezzo della società civile che chiede attenzione e riscatto, in un quartiere che presenta una serie di ferite aperte che diventano simboli di abbandono e di trascuratezza. «Ci sono almeno tre situazioni in sospeso che andrebbero risolte – continua Martina – come la manutenzione del campetto di calcio di cui non si è occupato più nessuno, l’apertura dell’asilo Parisi dopo dieci anni di co-progettazione e tavoli di lavoro intensi con l’impresa sociale “Con i bambini” e con il Comune di Palermo, la scuola Serpotta che continua a essere per metà inagibile». In questo contesto, “Women in action” coinvolge la comunità in un processo di cambiamento dal basso e lo fa partendo dalle giovani donne del quartiere come Rita D’Amico che ha proprio il ruolo di chiamare in causa le ragazze di Borgo Vecchio. «Senza un punto di riferimento, senza un presidio, in questi ultimi mesi i ragazzi e le ragazze di Borgo Vecchio si sentivano sperduti, disorientati. Spero davvero – dice Rita – di riuscire a far capire alle giovani donne del quartiere l’importanza di intraprendere questo percorso di crescita e di consapevolezza del proprio valore, di partecipare numerose al progetto che avrà benefici per le intere famiglie e per tutto il quartiere».

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