La consigliera Cannistrà ha sottolineato “Il capitale simbolico che implica la denominazione di strade con i nomi di Fenghi, Alibrandi e Falcone, ha l’obiettivo di conservare la memoria e costruire un nuovo futuro all’insegna dell’impegno e della cultura antimafia.
E’ stato anche proiettato un video testimonianza sulla mafia messinese, con la regia di Andrea Scarfì, riprese e montaggio di Gabriele Ferrante e con la consulenza criminologica di Marcello La Rosa.
Questo incontro ha rappresentato anche l’occasione per i consiglieri Cannistrà, Fusco, di illustrare alcune significative attività svolte dal gruppo M5S sul tema della legalità per la città di Messina.
Basti pensare, ad esempio, ai numerosi solleciti che i consiglieri pentastellati rivolsero all’amministrazione comunale per indire le manifestazioni pubbliche per l’affidamento in uso gratuito dei beni confiscati alla criminalità organizzata non ancora assegnati e, giànel marzo 2020, presentarono un’interrogazione all’allora sindaco Cateno De Luca, chiedendo un resoconto sui beni nella disponibilità del Comune di Messina e sul loro utilizzo.
Inoltre, lo stesso gruppo nel febbraio 2019, attraverso due interrogazioni, aveva sollecitato l’amministrazione per attuare le disposizioni previste dal “Regolamento comunale sulle politiche antimafia, misure di contrasto alla corruzione, al gioco d’azzardo, al racket e sostegno alle imprese che denunciano, approvato dal consiglio comunale a novembre 2017.
Risale al maggio del 2019, infine, una proposta di delibera, poi sottoscritta da tutti i Consiglieri Comunali, nella quale si dava mandato all’Amministrazione di procedere, con apposito atto di Giunta, alla nomina dei componenti dell’Osservatorio Comunale Antimafia.
“Purtroppo, nonostante le nostre svariate attività sul tema della legalità che sono di centrale importanza per una città come Messina, abbiamo ricevuto solo silenzi da parte dell’ex Sindaco De Luca e della sua Giunta”, sottolinea il consigliere Fusco.
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