Risanamento del deficit al comune di Palermo, no di Claudio Barone (Uil pensionati Sicilia) all' aumento dell' Irpef senza un tetto: "non si può scaricare tutto sui più deboli che pagano le tasse". "Inaccettabile che siano i cittadini che appartengono alle fasce economicamente più vulnerabili, a pagare il piano di riequilibrio di un'amministrazione disastrata": lo afferma Claudio Barone, segretario generale della Uil Pensionati Sicilia, intervenendo in merito allo strumento di risanamento del deficit presentato dal Comune di Palermo. "La nostra attenzione è rivolta soprattutto ad anziani e pensionati - spiega - per i quali ulteriori tasse si rivelerebbero insostenibili".
A preoccupare il sindacato è soprattutto la mancanza di un tetto all'aliquota Irpef. "Di certo, questo strumento rimarrà operativo almeno per i prossimi cinque anni - aggiunge il segretario generale - e, comunque, si tratta di una misura che ha tutte le caratteristiche di una cambiale in bianco: diciamo no, anche per il futuro, a tasse aggiuntive che diventerebbero la modalità utilizzata per coprire il fabbisogno". "Un piano che non stabilisce un tetto - prosegue - e che scarica tutto il peso sulla pressione fiscale a danno dei cittadini, è un meccanismo diabolico". "Risanare il deficit è necessario - osserva - ma occorre combattere l'evasione fiscale e tariffaria oggi troppo estesa". "La macchina amministrativa deve essere riformata - indica il segretario - mettendo in ordine i conti delle partecipate e potenziando i servizi nell'ottica di garantire una migliore qualità della vita in tutto il tessuto urbano". "Gravare con l'aumento di tasse sui cittadini e sui contribuenti che non possono evadere - conclude - non è di certo il percorso da seguire: la Uil Pensionati si oppone fermamente".
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