“Per trovare i fondi destinati a finanziare i 242 emendamenti aggiuntivi, maggioranza e opposizione, hanno tagliato su voci storiche del bilancio. E fra i capitoli che hanno subito un taglio c’è anche quello che finanzia l’assistenza scolastica agli alunni disabili: 4 milioni di euro meno. Benissimo! Come se già non fosse abbastanza complicato per le famiglie con ragazzi disabili affrontare le problematiche scolastiche legate all’assistenza”. Lo dichiara Adriana Canestrari, responsabile regionale Disabilità DC Nuova. “Già lo scorso anno scolastico non sono mancati i disagi e numerosi genitori hanno scelto di rivolgersi ai tribunali amministrativi per vedere riconosciuto questo fondamentale diritto ai loro figli. All’inizio di quest’anno scolastico, purtroppo, anche a seguito del contenimento della spesa applicato a tutti i servizi sociali, il problema è riemerso in maniera ancora più evidente, mettendo a rischio la stessa tenuta del progetto di inclusione scelto dalla realtà scolastica del nostro Paese. A tale disagio – continua la Canestrari - si aggiunge anche il ridimensionamento delle risorse erogate per il sostegno. Non mancano situazioni ormai del tutto ingestibili ad oggi e in più non solo non vengono stanziati altri fondi per cercare di risolvere il problema ma vengono tagliati ulteriormente i capitoli dell’assistenza scolastica”.
“Il panorama è desolante e a farne le spese oltre ai diretti interessati sono anche le loro famiglie. Dovrebbero capire che i tagli ai servizi di assistenza, compromettono in modo rilevante una reale inclusione scolastica e, al contempo, compromettono il diritto allo studio di molti ragazzi. La Regione Siciliana dovrebbe dimostrare un maggior impegno verso il sociale perché è reale e concreto che molte famiglie con a carico figli con disabilità hanno segnalato le loro difficoltà. Non è accettabile combattere per vedere realizzati i diritti dei loro figli, i quali manifestano tutto il loro disagio quando sanno di non essere adeguatamente assistiti. Poiché il diritto all’istruzione è un diritto inalienabile. Ci auguriamo che la Regione Siciliana possa garantire tali diritti e assicurare un proficuo percorso di inclusione sociale e scolastica”, conclude Adriana Canestrari.
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