2 giugno al teatro Politeama con consegna di onorificenze. Prefetto: Partecipazione dei cittadini fondamentale per la democrazia"

Prefetto consegna la medaglia al figlio di
Giuseppe Basile deportato in un lager nazista
di Ambra Drago
Nel teatro Politeama di Palermo è stato celebrato il settantaseiesimo anno della fondazione della Repubblica Italiana. Ad aprire la giornata XI battaglione della fanfara dei carabinieri diretti dal maestro luogotenente, Paolo Sena. Dopo l'esecuzione dell'Inno nazionale e di quello dei militari dell'Arma ha preso la parola il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani. "Sulla partecipazione dei cittadini il Presidente Mattarella ci sollecita costantemente perchè senza partecipazione è la stessa democrazia ad essere compromessa.E la stessa partecipazione vale per questo momento storico in cui a breve si svolgerà la competizione elettorale di natura amministrativa. Vorrei ringraziare i miei colleghi e collaboratori che hanno adempiuto al momento fondamentale dell'approvazione delle liste. Un momento in cui i prefetti sono chiamati a vigilare perché effettivamente il voto possa essere espresso con le modalità e la segretezza prevista dalla Costituzione. Un particolare saluto lo voglio rivolgere ai familiari dei tre decorati alla memoria e agli insigniti ai quali consegnerò i diplomi di onorificenza dell'ordine al merito della Repubblica Italiana e le medaglie. Ringrazio anche tutti gli studenti perché il 2 giugno è l'anniversario del ritrovamento della democrazia".Nel corso della mattinata si è svolto il momento della premiazione. Il primo a salire sul palco è stato il figlio di Giuseppe Basile che si oppose ad aderire alla Repubblica di Salò, che ha ricevuto la medaglia e una rosa bianca (simbolo di un movimento pacifista nato a Monaco che si opponeva al nazionalsocialismo e durato sono al febbraio del 43'). A consegnare l'onorificenza il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.

Gli altri premiati: Pino Zingale, procuratore Regionale Corte dei Conti Sicilia come Cavaliere di Gran Croce. A seguire come Cavaliere: il Colonnello Dario Sinatra della Areunatica, Renato Bella sottoufficiale dei Carabinieri; Antonello Raparino, anche lui sottoufficiale dell'arma. Poi Giuseppe Alongi, Ispettore Superiore Polizia di Stato in quiescienza; Francesco Vitale, professore ordinario, Francesco Borgese, pensionato, Rosaria Favarò, scrittrice, Mario Pantano, commercialista, e i pensionati Gaetano Amorelli e Santo Gatani.
Infine oltre  a Giuseppe Basile, la medaglia d'onore è stata consegnata ai familiari di Luigi Guagnano e Alfredo Tranchina anche loro dopo la proclamazione dell'armistizio di Cassibile dell'8 settembre del 1943 rifiutandosi di aderire alla Repubblica di Salò sono stati deportati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra. Tutte le consegne sono state salutate con un grande applauso da parte della platea delle più alte cariche civili e militari della città

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